Author Archive for: SanVittore

Quali sono gli elaborati necessari in un piano attuativo

21 Gen 2019
21 Gennaio 2019

Il TAR Veneto spiega perchè gli elaborati che non possono mancare in un piano attuativo sono solo la relazione illustrativa e il piano finanziario.

La necessità di altri elaborati va poi verificata caso per caso.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

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Elenco delle strade comunali e inversione dell’onere della prova sulla natura privata di una strada

21 Gen 2019
21 Gennaio 2019

Il TAR Veneto afferma che costituisce principio consolidato che l’inclusione delle strade nell’elenco delle vie pubbliche, o gravate da uso pubblico, determina un’inversione dell’onere della prova circa la natura privata delle stesse, che grava sul soggetto che abbia interesse ad affermarlo.

La medesima sentenza ricorda gli indici in forza dei quali la giurisprudenza civile ritiene provata la natura pubblica di una strada.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato 

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Accesso agli atti riguardante un soggetto fallito detenuti da un terzo, soggetto all’evidenza pubblica

21 Gen 2019
21 Gennaio 2019

Il TAR Veneto riconosce il diritto di accesso agli atti al subappaltatore di un soggetto fallito, in relazione a atti riguardanti il fallito detenuti da una società autostradale concessionaria, soggetta all'evidenza pubblica, senza necessità della autorizzazione del giudice delegato al fallimento.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato 

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L’utile irrisorio è ammesso

21 Gen 2019
21 Gennaio 2019

Il T.A.R. ricorda che nelle gare pubbliche, da un lato, non è ammesso un utile pari a zero ma, dall’altro lato, non deve essere necessariamente esclusa un’offerta con un utile irrisorio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Quando si può non aggiudicare una gara?

19 Gen 2019
19 Gennaio 2019

Il T.A.R. ricorda in quali casi la S.A. ha il potere giuridico di non aggiudicare una gara pubblica regolarmente espletata.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Se il titolo edilizio è illegittimo, l’intervento costituisce un abuso edilizio

18 Gen 2019
18 Gennaio 2019

La Corte di Cassazione penale ha ritenuto che configuri il reato di abuso edilizio realizzare un'opera in base a un titolo illegittimo per contrasto con la disciplina urbanistica o con la pianificazione (e, quindi, non solo se il titolo sia apparentemente formato, ma in realtà sia inefficace, inesistente o illecito).

Rimane aperta la questione se il funzionario che rilascia il titolo illegittimo concorra nel reato.

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
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Novità in materia penale

18 Gen 2019
18 Gennaio 2019

Il 31 gennaio 2019 entrerà in vigore la legge 9 gennaio 2019, n. 3, recante "Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonche' in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici".

La legge prevede misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, introdotte con modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, al codice civile, all'ordinamento penitenziario e ad alcune leggi speciali.

In particolare, con le modifiche al codice penale, la legge:

  • prevede la possibilità di perseguire, senza una richiesta del Ministro della Giustizia e in assenza di una denuncia di parte, i cittadini italiani o stranieri che commettono alcuni reati contro la P.A. all'estero;
  • amplia l'ambito applicativo e inasprisce le pene accessorie conseguenti alla condanna per reati contro la P.A. Si fa riferimento, ad esempio, all'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione e all'interdizione dai pubblici uffici, che vengono rese perpetue in caso di condanna superiore a 2 anni di reclusione. L'interdizione dai pubblici uffici permane anche in caso di riabilitazione del condannato, per ulteriori 7 anni. L'incapacità di contrattare con la p.a. è introdotta anche come misura interdittiva, da applicare all'imputato prima della condanna;
  • modifica la disciplina della sospensione condizionale della pena, subordinando la concessione, in caso di delitti contro la P.A., al pagamento della riparazione pecuniaria in favore dell'amministrazione lesa e consentendo al giudice di non estenderne gli effetti alle pene accessorie;
  • consente una più estesa applicazione delle pene accessorie per alcuni reati contro la pubblica amministrazione, eliminando gli automatismi procedurali che ne limitano attualmente l'ambito, ad esempio intervenendo sulla disciplina del patteggiamento;
  • aumenta la durata delle sanzioni interdittive che possono essere comminate alle società e agli enti riconosciuti amministrativamente responsabili di una serie di reati contro la P.A.;
  • aumenta la pena per il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione;
  • abroga il delitto di millantato credito, ricomprendendo anche questa condotta nel delitto di traffico di influenze illecite;
  • prevede una causa di non punibilità per colui che collabora con la giustizia, a patto che vi sia una confessione spontanea che intervenga prima che l'interessato abbia notizia di una indagine a suo carico e comunque entro 4 mesi dalla commissione del reato;
  • consente, anche in relazione ai delitti di corruzione, al giudice dell'impugnazione di accertare la responsabilità dell'imputato nonostante la prescrizione del reato al fine di provvedere comunque alla confisca allargata del denaro o dei beni frutto dell'illecito;
  • modifica le fattispecie di corruzione tra privati previste dal codice civile per prevedere la procedibilità d'ufficio.

Sotto il profilo delle indagini penali, la legge interviene per estendere la disciplina delle operazioni di polizia sotto copertura al contrasto di alcuni reati contro la pubblica amministrazione e consente sempre l'utilizzo delle intercettazioni, anche mediante dispositivi elettronici portatili (cd. trojan), nei procedimenti per reati contro la P.A.

Per quanto riguarda la fase successiva alla condanna penale, la riforma modifica l'ordinamento penitenziario per inserire alcuni delitti contro la pubblica amministrazione nel catalogo dei reati che precludono, in caso di condanna, l'accesso ai benefici penitenziari e alle misure alternative alla detenzione, a meno di collaborazione con la giustizia.

Il provvedimento prevede, anche, una parziale riforma dell'istituto della prescrizione del reato, attraverso la modifica degli articoli 158, 159 e 160 del codice penale. In sintesi, la legge approvata:

  • individua nel giorno di cessazione della continuazione il termine di decorrenza della prescrizione in caso di reato continuato (si tratta di un ritorno alla disciplina anteriore alla legge ex Cirielli del 2005);
  • sospende il corso della prescrizione dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado (sia di condanna che di assoluzione) o dal decreto di condanna, fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio o alla data di irrevocabilità del citato decreto.

L'entrata in vigore della riforma della prescrizione è fissata al 1° gennaio 2020.

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale

LEGGE 9 gennaio 2019, n. 3

Associazioni e legittimazione ad agire in materia di previsioni urbanistiche

18 Gen 2019
18 Gennaio 2019

Il T.A.R. chiarisce quando sussiste l’interesse e la legittimazione ad agire delle Associazioni per impugnare una previsione urbanistica.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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No alla sanatoria giurisprudenziale

17 Gen 2019
17 Gennaio 2019

Il T.A.R. Milano ribadisce, con fermezza, che la sanatoria edilizia richiede la c.d. doppia conformità, non essendo ammissibile la sanatoria giurisprudenziale.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La differenza tra autotutela e revoca del provvedimento

17 Gen 2019
17 Gennaio 2019

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha spiegato la differenza tra annullamento d’ufficio e revoca del provvedimento amministrativo (rispettivamente artt. 21-nonies e 21-quinquies l. 241/1990): il primo ha a che fare con vizi di legittimità del provvedimento, la seconda con una nuova valutazione della sua opportunità.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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