Sull’interesse all’accesso agli atti
Il T.A.R. ricorda quando sussiste un interesse giuridicamente rilevante per l’accesso agli atti amministrativi.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda quando sussiste un interesse giuridicamente rilevante per l’accesso agli atti amministrativi.
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Il T.A.R. Milano ricorda che, in materia edilizia, il termine di sessanta giorni per impugnare il titolo edilizio del vicino-confinante decorre da quando vi è l’effettivo inizio dei lavori – se si contesta l’an – o da quando si ha piena contezza dell’opera realizzata – se si contesta il quomodo degli stessi -.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Parma afferma che la disciplina del c.d. accesso civico generalizzato di cui al d. lgs. n. 33/2013 non trova applicazione per gli appalti pubblici: le relative istanze di accesso agli atti, dunque, rimangono regolate solo dall’art. 53 del d. lgs. n. 50/2016 e dagli artt. 22 e ss. della l. n. 241/1990.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Pubblichiamo la deliberazione del 26.07.2018 dell'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM) che che ha imposto a Rentalcars di fornire l’identità della controparte contrattuale (società assicuratrice) con cui viene stipulata la polizza assicurativa denominata “Protezione Completa”, nonché il perimetro di copertura della stessa. A seguito delle modifiche apportate con gli impegni, il consumatore sarà correttamente informato e potrà effettuare una scelta di acquisto consapevole del prodotto assicurativo “Protezione Completa” rispetto ai diversi prodotti accessori che sono offerti dalle imprese di autonoleggio al momento del ritiro dell’autovettura per limitare la responsabilità per danni e furto dell’autovettura noleggiata.
Ringraziamo il Geom. Daniele Iselle, in qualità di soggetto interveniente nel procedimento de quo, per la segnalazione.
Pubblichiamo una nota redatta da URBJUS - Novità normative e novità normative e giurisprudenziali "http://www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/urbjus” nel portale della Regione del Veneto, curato dai funzionari Perin, Tomaello, Martini e Mattiuzzo e pubblicata in data 09.08.2018 sul mutamento di destinazione d’uso di un immobile in contrasto con le previsioni di zona.
Il Consiglio di Stato ha reso il parere sulle Linee Guida adottate dall’A.N.AC. in materia di affidamento dei servizi legali. Il parere contiene la distinzione tra appalti di servizi ed incarichi legali di cui all’art. 17, c. 1, lett. d) del Codice e giunge ad affermare l’opportunità (rectius: la legittimità e la doverosità) di un elenco ristretto di avvocati tra cui scegliere l’affidamento del servizio legale, in applicazione dei principi di rotazione, di ripartizione e di trasparenza.
parere Consiglio di Stato n. 2017 del 03.08.2018
Il T.A.R. ricorda che la figura della c.d. sopravvenienza normativa, frutto dell’elaborazione giurisprudenziale, è idonea a giustificare la revoca di un provvedimento amministrativo
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Milano conferma in un’articolata sentenza la legittimità delle ordinanze sindacali che limitano gli orari di apertura delle sale da gioco.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda che, in materia di riparto di giurisdizione sulle controversie di residenza popolare, il discrimine è costituito dal provvedimento amministrativo di assegnazione dell’alloggio: i fatti che avvengono prima, infatti, sono attratti dal G.A., quelli che avvengono in seguito, invece, dal G.O..
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Secondo il Consiglio di Stato sì.
I principi di matrice comunitaria del favor partecipationis, della trasparenza e della proporzionalità portano ad affermare che la procedura negoziata, con o senza bando, non possa essere utilizzata dalla stazione appaltante per limitare, ingiustificatamente, la partecipazione alla gara da parte di altri operatori economici che soddisfano tutti i requisiti previsti dalla lex specialis.
Sul punto la giurisprudenza ha già chiarito che, nonostante la P.A. sia libera di scegliere tale modus procedimentale, è illegittimo escludere dalla gara (rectius: non ammettere alla stessa) un offerente che, pur non espressamente invitato, dimostri di avere tutti i requisiti di partecipazioni richiesti dall'invito.
Ritengo che questo approdo giurisprudenziale si applichi anche alle gare regolate dal d. lgs. n. 50/2016, stante sua portata c.d. interpretativa e sostanziale.
Post di Matteo Acquasaliente – avvocato
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