Cosa può fare il terzo in caso di SCIA e DIA “consolidate”?
In caso di Dia e Scia per lavori di ristrutturazione, anche se detti provvedimenti si sono “consolidati”, se il vicino ritiene di prevedere un danno all’immobile di sua proprietà da parte del confinante può chiedere ed ottenere l’inibitoria del progetto di ristrutturazione, a patto che abbia agito nei sessanta giorni da quando ha avuto contezza che il titolo del confinante risulta viziato, ovviamente dopo aver provveduto a chiedere l’accesso agli atti a’ sensi della Legge 241/90.
Ciò, però, non toglie che il terzo ben possa sollecitare l’intervento dell’amministrazione anche oltre tale termine, al fine di invocare non già il pieno esercizio dei poteri inibitori, bensì il riscontro della sussistenza dei – diversi – presupposti normativamente previsti per l’intervento in autotutela.
Così ha statuito il Tar Lombardia con una recente sentenza.
Post di Gianmartino Fontana - avvocato
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