Archive for month: Novembre, 2024

Emanate le linee guida e il regolamento ANAC sui limiti del passaggio al settore privato per i dipendenti pubblici

19 Nov 2024
19 Novembre 2024

L’ANAC ha emanato le Linee guida n. 1 (con delibera n. 493 del 25.09.2024) in tema di cd. divieto di pantouflage, ai sensi dell’art. 53, co. 16-ter d.lgs. 165/2001, che si allegano.

Tra le misure di prevenzione della corruzione, particolare rilievo assume il divieto di pantouflage (alla francese) o revolving doors (all’inglese).

È il fenomeno del passaggio dei funzionari pubblici dal settore pubblico a quello privato, per sfruttare la loro posizione precedente presso il nuovo datore di lavoro. Il divieto di pantouflage agisce sulla fase successiva alla cessazione del rapporto di lavoro/consulenza con una P.A.

Si tratta di un’ipotesi di incompatibilità successiva che si affianca e si aggiunge ai meccanismi di “inconferibilità”, ossia i divieti temporanei di accesso ad una carica o ad un incarico, e di “incompatibilità”, ossia il divieto di cumulo di più cariche o incarichi, previsti dal d.lgs. 39/2013. Tali misure hanno il comune fine di neutralizzare possibili conflitti di interesse nello svolgimento delle funzioni e di incarichi attribuiti a un dipendente pubblico al fine di salvaguardare l’imparzialità dell’azione amministrativa.

Le Linee Guida approvate sono da intendersi come integrative di quanto indicato già nel Piano Nazionale Anticorruzione 2022.

L’ANAC ha altresì emanato (con delibera n. 493-bis del 25.09.2024) il Regolamento sull’esercizio della funzione di vigilanza e sanzionatoria – in capo ad ANAC stessa – in materia di violazione dell’art. 53, co. 16-ter d.lgs. 165/2001, che si allega.

Post di Daniele Iselle

Linee guida n. 1 - divieto di pantouflage - delibera n. 493 del 25 settembre 2024

Regolamento del 25 settembre 2024 - Esercizio funzione vigilanza e sanzionatoria pantouflage - Del.493bis.25.11.2024

Il costo di costruzione nelle ipotesi di ampliamento

18 Nov 2024
18 Novembre 2024

Il TAR Veneto evidenzia che, nelle ipotesi di ampliamento, la P.A. deve valutare, caso per caso, il tipo di intervento eseguito, al fine di capire se lo stesso sia suscettibile di comportare un effettivo aumento del carico urbanistico e sia quindi assoggettabile al pagamento delle componenti del contributo di costruzione.

Questo vale anche per i casi di ampliamento superiore al 20% (non esclusi quindi dal pagamento del contributo dall’art. 17, co. 3, lett. b) T.U. Edilizia), per i quali il Comune non potrebbe applicare il contributo per l’intero edificio, ma deve operare una proporzione sulla base del citato carico urbanistico.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Interessi sul contributo di costruzione non dovuto

18 Nov 2024
18 Novembre 2024

Il TAR Veneto sottolinea che sul contributo di costruzione non dovuto, e quindi oggetto di ripetizione, sono dovuti gli interessi legali ai sensi degli artt. 1224 e 1277 c.c.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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L’edificazione di case popolari non è soggetta al costo di costruzione

18 Nov 2024
18 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che agli immobili realizzati da ATER, per la locazione a canone predeterminato in favore dei cittadini più bisognosi, si applica l’art. 17, co. 1 d.P.R. 380/2001, secondo cui nei casi di edilizia abitativa convenzionata, relativa anche ad edifici esistenti, il contributo afferente al PdC è ridotto alla sola quota degli oneri di urbanizzazione, qualora il titolare del permesso si impegni, a mezzo di una convenzione con il Comune, ad applicare prezzi di vendita e canoni di locazione determinati ai sensi della convenzione-tipo prevista dal successivo art. 18.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Opere di urbanizzazione e onere del Comune di completarle

18 Nov 2024
18 Novembre 2024

Il T.A.R. Veneto afferma che spetta al Comune, in caso di fallimento del soggetto privato obbligato, completare le opere di urbanizzazione di una lottizzazione, salvo poi rivalersi sul fallimento e/o sugli attuali proprietari per il recupero delle somme anticipate, qualora la polizza fideiussora sia incapiente.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Diffida alla bonifica

18 Nov 2024
18 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha offerto utili principi sul procedimento di diffida alla bonifica di un sito inquinato, ai sensi dell’art. 244 d.lgs. 152/2006.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il testo del primo decreto correttivo Cartabia (decreto legislativo 164/2024)

16 Nov 2024
16 Novembre 2024

novelle al processo civile - primo decreto correttivo Cartabia

Procedimento di correzione dell’errore materiale: non si dà mai luogo alla condanna alle spese

16 Nov 2024
16 Novembre 2024

Le Sezioni Unite civili della Corte di cassazione hanno affermato che nel procedimento di correzione degli errori materiali, ex artt. 287-288 e 391-bis c.p.c., in quanto di natura sostanzialmente amministrativa e non diretto a incidere, in situazione di contrasto tra le parti, sull’assetto di interessi già regolato dal provvedimento corrigendo, non può procedersi alla liquidazione delle spese, non essendo configurabile in alcun caso una situazione di soccombenza, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 91 c.p.c., neppure nella ipotesi in cui la parte non richiedente, partecipando al contraddittorio, opponga resistenza all’istanza.

Post di Alberto Antico – avvocato

sent. Cass., SS.UU. civv. n. 29432-2024

Sfratto per morosità e contratti di affitto d’azienda

16 Nov 2024
16 Novembre 2024

La Corte di cassazione, Sezione III civile, nell’ambito di un procedimento per rinvio pregiudiziale ex art. 363-bis c.p.c., ha affermato che a seguito delle modifiche introdotte nell’art. 657 c.p.c. dal d.lgs. 149/2022 (cd. riforma Cartabia), il procedimento speciale di intimazione di sfratto per morosità di cui all’art. 658 c.p.c. è applicabile anche al contratto di affitto di azienda (o di ramo di azienda) che comprenda uno o più beni immobili.

E in effetti, l’attuale primo comma dell’art. 658 c.p.c., a seguito della novella di cui al d.lgs. 164/2024 (cd. primo decreto correttivo alla riforma Cartabia), recita: “Il locatore può intimare al conduttore, all’affittuario di azienda, all’affittuario coltivatore diretto, al mezzadro o al colono lo sfratto con le modalità stabilite nell’articolo precedente anche in caso di mancato pagamento del canone di affitto alle scadenze, e chiedere nello stesso atto l’ingiunzione di pagamento per i canoni scaduti”.

Post di Alberto Antico – avvocato

sent. Cass. civ. n. 29253-2024

Riunione dei ricorsi al G.A.

16 Nov 2024
16 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che ai sensi dell’art. 70 c.p.a. la riunione dei ricorsi è rimessa ad una valutazione discrezionale del giudice sulla base di valutazioni di opportunità e di economia processuale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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