Il Comune ha il potere di vietare l’uso della plastica non riciclabile?
Un Comune ha emanato un’ordinanza per prescrivere a chiunque eserciti attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche in caso di manifestazione su suolo pubblico, di utilizzare oggetti (come piatti, bicchieri ecc.) in materiale biodegradabile o compostabile. Lo scopo dichiarato è la riduzione dei rifiuti di plastica inquinanti.
Il TAR Veneto ha annullato l’ordinanza per carenza di potere, poiché ad oggi non esiste una norma di legge che consenta ai Comuni di emanare un simile ordine (né l’ordinanza faceva riferimento all’art. 50 TUEL).
Il Comune insomma è stato troppo “solerte” nell’eseguire la Strategia Europea per la plastica adottata il 16 gennaio 2018 dalla Commissione Europea al fine di rendere riciclabili tutti gli imballaggi in plastica nell’UE entro l’anno 2030, nonché la “plenaria” del Parlamento europeo del 27 marzo 2019, che ha approvato definitivamente il divieto di utilizzare oggetti in plastica monouso a partire dall’anno 2021.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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