6 Dicembre 2024
Il TAR Palermo (ancorandosi alla legge regionale siciliana, ma anche al TUEL e al TULPS) ha affermato che è legittima l’attività di un Comune che, con regolamento consiliare, individui restrizioni orarie all’apertura degli esercizi autorizzati o limitazioni agli orari di accensione delle macchinette. Questo perché il potere sindacale di coordinare e riorganizzare gli orari degli esercizi commerciali interviene sulla base degli indirizzi del Consiglio comunale, il quale può esprimersi anche tramite un preciso atto regolamentare.
A fronte di una significativa riduzione dell’orario di apertura delle apparecchiature, il Comune non può limitarsi a un’apodittica e indimostrata enunciazione dei rischi collegati al gioco lecito, ma deve dare atto di ragioni specifiche, da esplicitare e documentare in modo puntuale. Va, in buona sostanza, dimostrata la necessità che uno specifico territorio abbisogni di una maggior tutela di quello nazionale; fermo restando che, una volta attuata, questa misura non comporti effetti indesiderati, tra cui il “dirottamento” della domanda verso il gioco illegale. E ciò deve avvenire con una specifica istruttoria effettuata in relazione al territorio di competenza.
Post di Alberto Antico – avvocato
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