Cosa succede se il privato presenta una SCIA con riferimento ad un’area soggetta a vincolo idrogeologico?
Nel caso di specie, il privato presentava una SCIA avente a oggetto un cambio di destinazione d’uso in sanatoria, da locale deposito a laboratorio artigianale, con riguardo ad un immobile soggetto a vincolo idrogeologico (senza segnalarlo nell’apposito modulo).
Il Comune esercitava i propri potere repressivi oltre i 30 giorni dalla presentazione della SCIA, senza seguire il procedimento di autotutela ex art. 19 e 21-nonies l. 241/1990.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha ritenuto legittimo l’operato del Comune poiché, ai sensi dell’art. 19, co. 1 l. 241/1990, la presenza del vincolo idrogeologico impedisce l’applicazione della disciplina “ordinaria” della SCIA: perciò, per quanto qui di interesse, il Comune non era tenuto a rispettare il termine breve di 30 giorni.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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