La montagna del Superbonus ha partorito il solito topolino
C'era di attesa tra gli addetti ai lavori per il nuovo decreto legge, che avrebbe dovuto contenere interessanti novità in materia di edilizia e di abusi edilizi.
Il decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, recante "Governance del Piano nazionale di rilancio e resilenza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure", all'articolo 33 (Misure di semplificazione in materia di incentivi per l'efficienza energetica e rigenerazione urbana) contiene solo alcune modeste e incoerenti disposizioni in materia edilizia.
In pratica l'articolo 33 contiene una disposizione stravagante, che vale solo ai fini del superbonus.
Essa stabilisce che gli interventi edilizi siano assoggettati a Cila (anche quando, in base al DPR 380 sarebbero assoggettati in via ordinaria a Scia o a permesso di costruire).
Stabilisce, inoltre, che il superbonus si possa applicare anche se l'immobile su cui si interviene presenti abusi edilizi non sanati, ma rimane l'obbligo per il comune di reprimere l'abuso: non ha alcun senso.
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Post di Dario Meneguzzo - avvocato
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fiducia mal riposta…
Io ricordo le sue frasi entusiaste di poco tempo fa, che a Roma avevano capito-
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