La compatibilità paesaggistica è esclusa in presenza di nuovi volumi e/o superfici
Nel caso di specie, il privato chiedeva una sanatoria, previa compatibilità paesaggistica, per alcune opere realizzate sine titulo nella propria villa.
In sede di sopralluogo, il Comune scopriva che i volumi tecnici a suo tempo autorizzati (ad uso cantina, riserva idrica e vuoti sanitari) erano stati trasformati in una stanza relax con video proiettore e attrezzatura sportiva, con annessa una sorta di SPA e, più oltre, una stanza con arredi che lasciavano pensare all’uso di camera da letto.
Il TAR Sardegna ha osservato che l’uso a fini residenziali dei locali in accertamento ha comportato la rilevanza urbanistica dei relativi volumi e superfici, cosicché la compatibilità paesaggistica doveva essere negata.
Post di Alberto Antico – avvocato
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