Reati di abusi edilizi sismici e procedimento regionale di demolizione oppure ordine di esecuzione di modifiche

30 Gen 2025
30 Gennaio 2025

L’art. 100 d.P.R. 380/2001 statuisce che, ove il reato di abuso edilizio in area sismica sia estinto, la Regione può disporre la sanzione demolitoria delle opere realizzate in violazione della normativa antisismica o ordinare l’esecuzione di modifiche idonee a renderle conformi alle norme stesse

Il TAR Catania ha affermato che il procedimento previsto dall’art. 100 cit. costituisce, di regola, l’esito di un’attività di accertamento d’ufficio ex art. 96 d.P.R. cit., cosicché la richiesta di parte si traduce in una forma di autodenuncia che, seppure funzionale alla definizione del procedimento ex art. 36 d.P.R. cit., assurge a mera dichiarazione di scienza (e non già di volontà) del privato che non può disporre degli effetti, ritirandola o revocandola.

L’art. 100 cit. non individua i soggetti titolari della legittimazione attiva a richiedere il provvedimento di sussistenza, poiché il relativo procedimento non implica il necessario impulso di parte, ma costituisce espressione di un potere volto alla cura di un interesse pubblico (la tutela della pubblica incolumità) che impone alla P.A. di attivarsi d’ufficio su eventuale segnalazione del privato.

Ai sensi degli artt. 99 e 100, co. 2 d.P.R. cit., ove il privato non ottemperi alle prescrizioni della Regione, provvede il competente Ufficio tecnico regionale, se del caso con l’assistenza della forza pubblica, a spese del privato.

Quest’ultimo procedimento è sostanzialmente informato dall’interesse pubblico alla eliminazione – tramite demolizione o conformazione – dei pregiudizi alla pubblica incolumità di opere eseguite in contrasto (o in difformità) con la disciplina antisismica. Interesse pubblico che può convergere con quello del privato (che può attivarsi per la sua instaurazione) nella misura in cui quest’ultimo riesca a comprovare la sostanziale rispondenza dell’intervento edilizio realizzato alla disciplina edilizia così evitandone la demolizione anche tramite la sua conformazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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