L’oblazione prevista dall’art. 37, co. 4 d.P.R. 380/2001 (prima della cd. riforma Salva casa)
Nel caso di specie, il Comune quantificava tale sanzione nella misura intermedia tra minimo e massimo edittale “considerata la consistenza del fabbricato e delle varie opere da sanare rispetto al P.D.C. originario”.
Il TAR Veneto ha annullato tale decisione, poiché la quantificazione operata non si attiene al parametro legale che prevede (previa acquisizione della valutazione dell’Agenzia del territorio) la commisurazione della sanzione all’aumento di valore apportato dalle opere abusivamente realizzate.
Post di Alberto Antico – avvocato
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