Il concetto di pertinenza
Il T.A.R. Toscana ricorda che il concetto di pertinenza rilevanti ai fini urbanistici - edilizi è differente e più restrittivo di quello civilistico.
Il T.A.R. Toscana ricorda che il concetto di pertinenza rilevanti ai fini urbanistici - edilizi è differente e più restrittivo di quello civilistico.
Il T.A.R. Toscana conferma che la demolizione di un immobile abusivo, in seguito al diniego di un condono edilizio, è un atto dovuto. Di conseguenza non richiede né una motivazione specifica né la comunicazione di avvio del procedimento.
Il T.A.R. Toscana si occupa della motivazione del condono edilizio chiarendo che, ove si tratti di un immobile soggetto a vincolo paesaggistico - ambientale, il Comune (rectius la Commissione Edilizia Integrata) non ha l’obbligo di motivare in modo specifico il diniego del condono. Al contrario, se il condono risulta assentibile, il Comune deve motivare in modo puntuale il rilascio della sanatoria.
Il T.A.R. Marche chiarisce che la nozione di rudere, rilevante ai fini della ristrutturazione edilizia ex art. 30 del D. L. n. 69/2013, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98, non ha efficacia retroattiva.
Il T.A.R. Lombardia, Brescia, chiarisce che non è legittima l’esclusione di un offerente per inesatta e/o omessa indicazione di alcuni elementi laddove il modulo predisposto dalla P.A. sia equivoco e/o contenga delle inesattezze. L’eventuale esclusione, infatti, sarebbe contraria ai principi comunitari e nazionali di buona fede e di favor partecipationis.
Nota a TAR CAMPANIA – Napoli, sezione IV, sentenza n. 5033 del 25.09.2014
Il TAR Campania è tornato a trattare, con la decisone in oggetto, il tema dell’influenza del passaggio del tempo sul contenuto dell’obbligo di motivazione delle sanzioni demolitorie di opere abusive. Essa compie una puntuale disamina sui diversi orientamenti giurisprudenziali in materia, per aderire, infine, alla tesi più restrittiva, secondo cui il decorso anche di un notevole lasso di tempo tra l’abuso e la sua repressione o tra la sua scoperta e la sua repressione non può mai ingenerare un legittimo affidamento del privato. Il Giudice campano indica tuttavia un’unica eccezione a questo principio: si può parlare affidamento meritevole di tutela solo ove il privato, il quale abbia correttamente ed in senso compiuto reso nota la propria posizione all’Amministrazione, venga indotto da un provvedimento della stessa Amministrazione a ritenere come legittimo il suo operato non già nel caso, come quello di specie, in cui si commetta un illecito a tutta insaputa della stessa. Read more →
L'art. 34 del D.P.R. 380/2001 disciplina gli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire. Il comma 2 stabilisce: " Quando la demolizione non puo' avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, il dirigente o il responsabile dell'ufficio applica una sanzione pari al doppio del costo di produzione, stabilito in base alla legge 27 luglio 1978, n. 392, della parte dell'opera realizzata in difformità dal permesso di costruire, se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato a cura della agenzia del territorio, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale".
Il TAR Toscana precisa che su tale sanzione gli interessi decorrono dalla data del termine per il pagamento assegnato dal comune e non dalla data di commissione dell'abuso. Read more →
Il Consiglio di Stato torna ad occuparsi dell’istituto dell’avvalimento ex art. 49 D. Lgs. n. 163/2006. In questa sentenza - che conferma quella del T.A.R. Veneto n. 1092/2013 – si chiarisce che l’impresa ausiliata (singola, consorzio o A.T.I.) e quella ausiliara devono indicare esattamente e specificamente, sia sotto il profilo quantitativo sia sotto quello qualitativo, i requisiti economico-finanziari e/o tecnico-organizzativi oggetto del contratto.
L’omessa indicazione di questi elementi, infatti, è contraria sia alle norme in materia di appalti sia a quelle civilistiche sulla determinatezza/determinabilità degli elementi essenziali del contratto de quo. Read more →
Il Consiglio di Stato affronta in modo approfondito una tematica molto dibattuta, ovvero il rapporto tra il ricorso principale e quello incidentale. Read more →
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