Le città globali diventano deserti
Segnaliamo un interessante articolo di Guido Maria Brera pubblicato il 9 settembre 2020 su La Stampa "Le città globali diventano deserti": "Scriveva Italo Calvino ne «Le città invisibili» che ogni città riceve la sua forma dal deserto cui si oppone. Oggi, però, la lotta sembra finita: il deserto è penetrato nel tessuto urbano, occupandolo, la città non ha più nulla cui opporsi, e perde la sua forma, smarrisce la sua sostanza. Piazze vuote, strade deserte, saracinesche abbassate, palazzi disabitati. La città nell’epoca della pandemia è spettrale, rischia di dissolversi... Bisogna pensare a un decentramento attivo, di modo che ogni quartiere abbia il necessario; a una riqualificazione ecologica delle infrastrutture e a una riconversione degli spazi inutilizzati. Al ritorno di superfici pubbliche che non creano profitto, ma coesione sociale. Bisogna immaginare nuovi modi di vivere e attraversare la città, altrimenti il rischio è che la crisi delle metropoli abbia effetti peggiori delle precedenti crisi sociali ed economiche che abbiamo vissuto".
Post dell'arch. Fiorenza Dal Zotto - funzionario comunale
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