Quali ricorsi davanti al G.A. può proporre l’amministratore di condominio
Il primo comma dell'articolo 1131 del codice civile disciplina i poteri di rappresentanza processuale attiva dell'amministratore del condominio, stabilendo quanto segue: "Nei limiti delle attribuzioni stabilite dall’articolo precedente o dei maggiori poteri conferitigli dal regolamento di condominio o dall’assemblea, l’amministratore ha la rappresentanza dei partecipanti e può agire in giudizio sia contro i condomini sia contro i terzi".
In origine l'articolo precedente era il 1130, ma oggi è stato introdotto anche un 1130-bis, cosicchè si può pensare che il rinvio sia fatto a entrambi gli articoli.
L'articolo 1130 è lungo e articolato, ma è evidente che non contempla tutte le problematiche che possono riguardare un condominio.
In un ricorso avverso il silenzio serbato da ANAS e da PDM S.C.p.A. nel procedimento ex art. 21, c. 2 e ss D.P.R. 327/01, volto alla determinazione concordata dell’indennità di espropriazione di aree di parcheggio, sul presupposto che esse siano di proprietà condominiale, il TAR Veneto dichiara inammissibile il ricorso proposto dall'amministratore del condominio, il quale non ha dimostrato di avere poteri ulteriori rispetto a quelli previsti dall'articolo 1130 del codice civile.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
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