Interesse ad impugnare il titolo edilizio ottenuto dal vicino
Nel caso di specie, il privato impugnava i titoli edilizi con cui il vicino intendeva attuare una ristrutturazione leggera per la realizzazione di nuovi lucernari, la pavimentazione di una terrazza e l’inserimento di una scala in ferro.
Il ricorrente affermava che, se il vicino avesse edificato la nuova opera, sarebbe stato possibile affacciarsi comodamente all’interno del suo giardino, ma anche vivere lo spazio trasformato da lastrico solare a terrazzamento con qualsivoglia attività quotidiana (potendo organizzare, cene, feste eventi) pregiudicando inesorabilmente la tranquillità e la privacy del ricorrente.
Il TAR Veneto ha dichiarato il ricorso improcedibile, alla luce delle sopravvenienze in fatto.
Il ricorrente e il vicino controinteressato, dopo l’instaurazione del giudizio amministrativo, avevano concluso una transazione davanti al giudice civile nella quale il secondo accettava l’arretramento del parapetto della terrazza e di porre in essere altri accorgimenti (diverso orientamento delle telecamere), volti ad evitare una violazione della privacy del primo, il tutto in un percorso che vedeva il recupero di una buona convivenza tra le parti, che si obbligavano entrambe al buon governo delle siepi.
Il TAR si è mostrato comunque dubbioso che, anche in assenza della transazione, si potesse ravvisare l’interesse al ricorso, dato che il pregiudizio era solo affermato ma non dimostrato dal ricorrente.
Post di Alberto Antico – avvocato
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