La conferenza di servizi simultanea
Il TAR Sardegna ha affermato che il modulo procedimentale della conferenza di servizi ex art. 14-ter l. 241/1990 prevede il criterio decisionale qualitativo delle posizioni prevalenti, in luogo del precedente criterio quantitativo-maggioritario (nonché dell’originario criterio dell’unanimità ). In particolare, la P.A. procedente adotta la determinazione motivata di conclusione della conferenza, con effetti decisori, sulla base delle posizioni prevalenti espresse dalle PP.AA. partecipanti alla conferenza tramite i rispettivi rappresentanti.
Il modulo procedimentale in questione, in altri termini, prevede che l’esercizio delle funzioni pubbliche sia svolto dalle competenti figure in un contesto che si conclude con l’adozione di un provvedimento avente la veste di atto adottato, in via ordinaria, da un organo della P.A. procedente, tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in sede di conferenza di servizi: regola, quest’ultima, dal contenuto flessibile che, rispetto alla rigidità del metodo maggioritario, consente di valutare in concreto, in ragione della natura degli interessi coinvolti, l’importanza dell’apporto della singola autorità e la tipologia del suo eventuale dissenso.
Post di Alberto Antico – avvocato
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