L’accesso agli atti della gara pubblica, in vigenza del d.lgs. 50/2016
La Corte di Giustizia dell’Unione europea (CGUE) in sede di rinvio pregiudiziale, con riferimento all’art. 53, co. 5-6 d.lgs. 50/2016 (cd. secondo codice appalti, oggi sostituito dal d.lgs. 36/2023), ha affermato che il diritto dell’UE osta a una disciplina nazionale in materia di aggiudicazione di appalti pubblici, che richiede che l’accesso alla documentazione contenente segreti tecnici o commerciali trasmessa da un offerente sia concesso a un altro offerente, qualora tale accesso sia necessario al fine di garantire il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva di quest’ultimo nell’ambito di una procedura connessa all’aggiudicazione dell’appalto, senza che tale disciplina consenta agli enti aggiudicatori di procedere a un bilanciamento tra tale diritto e le esigenze relative alla tutela dei segreti tecnici o commerciali.
Post di Alberto Antico – avvocato
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