L’esercizio abusivo dell’accesso civico generalizzato
Il Consiglio di Stato ha affermato la legittimità del diniego di accesso civico generalizzato che risulti manifestamente oneroso o sproporzionato e cioè tale da comportare un carico irragionevole di lavoro, idoneo a interferire con il buon andamento della P.A., come nel caso di una richiesta massiva contenente un numero rilevante di dati o documenti, ovvero di richieste massive plurime, pervenute in un arco temporale limitato da parte dello stesso soggetto o da soggetti comunque riconducibili a un unico centro di interesse.
Post di Alberto Antico – avvocato
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