Abusi edilizi: la repressione può essere impedita dai servizi sociali del Comune?
Nel caso di specie, il privato impugnava un’ordinanza di demolizione spiccata dal Comune (a seguito di un diniego di PdC in sanatoria) nei confronti di alcuni moduli abitativi prefabbricati, affermando che ivi vi abita una Signora, invalida al 100%, che i servizi sociali del Comune reputavano adeguatamente accudita in un ambiente che risponde alle sue necessità.
Il TAR Veneto ha rigettato tale motivo di ricorso.
La relazione dei servizi sociali riferisce unicamente quanto osservato in sede di visita alla Signora, non rappresentando, quindi, un atto avente valenza provvedimentale.
Inoltre, il Comune cui venga indirizzata un’istanza ex art. 36 d.P.R. 380/0101 è tenuto unicamente a valutare la sussistenza dei presupposti per il suo accoglimento, consistenti nella doppia conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione delle opere e vigente al momento della presentazione dell’istanza di accertamento di conformità.
Post di Alberto Antico – avvocato
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