Abuso d’ufficio negli appalti pubblici
La Corte di cassazione penale, in tema di abuso di ufficio, ha affermato che, ai fini della configurabilità del reato, ha efficacia retroattiva il disposto innalzamento, ex art. 50, co. 1, lett. b d.lgs. 36/2023, del limite-soglia al di sopra del quale la stipula di un contratto di appalto di servizi deve essere preceduta dall’avvio della procedura ad evidenza pubblica, dovendosi riconoscere all’indicata disposizione natura di norma extrapenale integratrice di quella penale, sicché, per effetto di detta successione mediata di leggi, viene meno la pregressa rilevanza penale di appalti di servizi di valore eccedente il previgente limite-soglia di euro 40.000, ma inferiore a quello successivamente introdotto, pari ad euro 140.000.
Post di Alberto Antico – avvocato
Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!