Il preavviso di rigetto non è un atto autonomamente impugnabile
Il T.A.R. ricorda che il c.d. preavviso di rigetto, ex art. 10 bis della L. n. 24171990, non è un atto autonomamente impugnabile.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda che il c.d. preavviso di rigetto, ex art. 10 bis della L. n. 24171990, non è un atto autonomamente impugnabile.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
una  La Corte di Giustizia UE afferma che legittimamente un bando di gara può richiedere a pena di esclusione una dichiarazione di un istituto bancario ai sensi della quale tale istituto si impegna a concedere un credito di importo fissato nel suddetto bando di gara e a garantire a tale offerente la disponibilitĂ di detto importo per tutta la durata dell’esecuzione dell’appalto.Â
Tuttavia l'offerente può dimostrare la propria capacità economica e finanziaria per mezzo di qualsiasi altro documento ritenuto idoneo dall’amministrazione aggiudicatrice, a condizione che tale offerente fosse nell’impossibilità oggettiva di produrre le referenze richieste dall’amministrazione aggiudicatrice, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare.
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Come deve essere compilata la scheda introdotta dall'Allegato A alla L.R. Veneto n. 14/2017 sul c.d. consumo del suolo?
Ecco un interessante articolo che permette di fare chiarezza sul punto.
Ringraziamo gli urbanisti Luca Rampado e Daniele Rallo per il prezioso contributo.
Il T.A.R. conferma che, secondo la giurisprudenza maggioritaria, spetterebbe sempre al privato dimostrare la data esatta di realizzazione delle opere da condonare.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Geom. Marco Merlo - funzionario comunale
L'A.N.A.C. ha confermato che gli ordini professionali sono enti pubblici non economici e che, in quanto organismi di diritto pubblico, sono soggetti alla normativa del Codice Appalti ai fini dell’affidamento dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
Segnaliamo la sentenza della Corte di Cassazione, sez. III, sentenza n. 17048/17, depositata in data 11 luglio, in materia di domicilio digitale nel processo civile.
La sentenza chiarisce che, nel caso in cui il difensore abbia omesso di eleggere domicilio nel comune in cui ha sede l'ufficio procedente e salvo che il suo indirizzo PEC sia inaccessibile per cause imputabili al destinatario, non è oggi possibile procedere alla comunicazioni e notificazioni presso la cancelleria, posto che l'art. 16-sexies d.lgs n.179/2012 ha introdotto il domicilio digitale per ogni avvocato. Â
Il Consiglio di Stato ha reso il parere sullo Schema di regolamento sulle polizze tipo per le garanzie fideiussorie previste dagli artt. 103, commi 9 e 104, del d.lgs n. 50 del 2016.
.
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Â
Cons. St., comm. spec., 12 luglio 2017, n. 1665
Â
In base all'art. 15 del D.P.R. n. 380/2001, i termini entro i quali i lavori si devono iniziare o concludere possono esser prorogati con provvedimento motivato solo per fatti sopravvenuti estranei alla volontà  del titolare del permesso di costruire o in considerazione della mole dell'opera da realizzare o di particolari sue caratteristiche tecnico-costruttive o di difficoltà tecnico-esecutive emerse successivamente all'inizio dei lavori.
Il TAR Veneto esclude che le difficoltĂ economiche dell'interessato giustifichino la proroga.
Il T.A.R. Milano conferma che l’accesso c.d. defensionale agli atti di gara concerne anche le offerte contenenti segrete tecnici e/o commerciali.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Commenti recenti