Etichetta digitale negli edifici: via libera al Decreto che spinge verso la banda ultra larga
Un nuovo importante passo verso la digitalizzazione degli edifici in Italia è stato compiuto. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il Decreto 17 luglio 2025, n. 130, che introduce significative modifiche al Decreto n. 37 del 2008, la norma di riferimento per l’installazione degli impianti negli edifici. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 2 ottobre 2025, ha l’obiettivo di rendere più efficiente e obbligatoria l’infrastruttura per le comunicazioni ad alta velocità.
Cosa cambia per costruttori e tecnici
Il cuore del nuovo regolamento è l’obbligo di dotare i nuovi edifici di infrastrutture fisiche che supportino la banda ultra larga. Nello specifico:
- Coordinamento obbligatorio: Viene rafforzato il ruolo del responsabile tecnico dell’impresa installatrice. Questo professionista dovrà obbligatoriamente consultarsi con il progettista edile per inserire nel progetto di costruzione tutte le componenti necessarie per la futura rete in fibra ottica.
- “Etichetta digitale” per gli edifici: Non si parlerà più di una generica “dichiarazione di conformità” per l’impianto, ma di una specifica “attestazione, con apposita etichetta, di ‘edificio predisposto alla banda ultra larga’”. Questa etichetta, rilasciata da un tecnico abilitato, diventerà un requisito fondamentale per la segnalazione certificata di agibilità dell’edificio. In pratica, senza questa attestazione, non sarà possibile ottenere il permesso di abitare o utilizzare l’immobile.
- Obbligo di comunicazione dei dati: Il tecnico abilitato che rilascia l’attestazione avrà il compito, su richiesta del privato, di comunicare i dati relativi all’infrastruttura digitale dell’edificio al Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI). Un passaggio chiave per censire e monitorare la diffusione delle reti ad alta velocità su tutto il territorio nazionale.
Perché è una notizia importante?
Questo decreto risponde all’esigenza di accelerare la transizione digitale del Paese. Rendendo l’infrastruttura per la banda ultra larga un elemento strutturale degli edifici, si semplifica e si riduce drasticamente il costo dei futuri allacciamenti per i cittadini e le imprese. Non sarà più necessario intervenire in un secondo momento con lavori complessi e costosi per installare la fibra, dato che la predisposizione sarà già presente fin dalla fase di costruzione.
L’iniziativa si allinea perfettamente con le direttive europee e gli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Codice europeo delle comunicazioni elettroniche. In sintesi, il provvedimento segna un netto cambio di passo, trasformando la predisposizione alla fibra ottica da optional a requisito obbligatorio per la modernizzazione del nostro patrimonio edilizio.
Post di Daniele Iselle
Si tratta di disposizioni già previste dal DPR n. 380/2001, sia all’art. 24, comma 5, lettera e-bis (introdotta dall’art. 5, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 207 del 2021), sia all’art. 135-bis.
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!