I pannelli fotovoltaici possono deturpare il paesaggio
Il T.A.R. conferma il diniego dell’autorizzazione paesaggistica espresso dalla Soprintendenza nei casi in cui i pannelli fotovoltaici installati alterino la bellezza del paesaggio.
Il T.A.R. conferma il diniego dell’autorizzazione paesaggistica espresso dalla Soprintendenza nei casi in cui i pannelli fotovoltaici installati alterino la bellezza del paesaggio.
Il T.A.R. ricorda l’indirizzo giurisprudenziale secondo cui le associazioni ambientali sono legittimate a perseguire non solo gli interessi ambientali in senso stretto, ma anche quelli in senso lato.
Il TAR ricorda che a carico del proprietario dell’area inquinata non responsabile della contaminazione non grava alcun obbligo di porre in essere gli interventi ambientali di recupero del sito, ma solo la facoltà di eseguirli al fine di evitare l’espropriazione del terreno interessato gravato da onere reale, al pari delle spese sostenute per gli interventi di recupero ambientale, assistite anche […]
Il TAR conferma l’indirizzo giurisprudenziale, formatosi su casi analoghi, secondo cui è illegittima una normativa locale che introduca nel regolamento di igiene il divieto generalizzato di insediamento delle attività o lavorazioni insalubri di prima classe all’interno del centro abitato o comunque prescriva distanze minime dal perimetro dello stesso e delle aree per insediamenti residenziali o di interesse pubblico (nel caso […]
Pubblichiamo il calendario delle consultazioni P2015-908
Il T.A.R. statuisce che le ordinanze extra ordinem previste dagli artt. 50 e 54 del TUEL si possono utilizzare anche nei confronti di fatti che perdurano da tempo, purché il pericolo sia ancora attuale.
Il T.A.R. stabilisce che l’impianto a biogas non può affatto essere considerato né un impianto di recupero dei rifiuti né una struttura per la fabbricazione dei fertilizzanti. Esso, al contrario, rientra nella categoria degli impianti termici.
Il TAR ritiene legittima una ordinanza contingibile ed urgente con cui il sindaco ordinava la rimozione della situazione di rischio d’incendio derivante da rifiuti accumulati nel capannone di proprietà del ricorrente.
Il T.A.R. stabilisce che deve essere disapplicata, perché in contrasto con la disciplina comunitaria, la normativa nazionale che esclude l’applicazione della procedura di screening per gli impianti aventi una potenza termica inferiore ai 50 MW.
La Corte di Cassazione ha chiarito quando il rumore è da configurarsi quale reato e quanto invece è un illecito amministrativo. In pratica è stata fissata la linea di confine tra disturbo derivante da rumori eccessivi e disturbo prodotto attraverso l’esercizio di mestieri rumorosi, ipotesi costituenti i reati rispettivamente del primo e secondo comma dell’art. […]
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