La giurisdizione sulla concessione di un’area demaniale lacuale spetta al TSAP
Il TAR Lombardia afferma che spetta al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche la giurisdizione in materia di concessione demaniale lacuale. Read more →
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Il T.A.R. ricorda che l’acquisizione gratuita del bene e dell’’area prevista dall’art. 31, c. 3 del D.P.R. n. 380/2001 non si applica al proprietario incolpevole dell’abuso edilizio. Read more →
Il T.A.R. conferma il diniego dell’autorizzazione paesaggistica espresso dalla Soprintendenza nei casi in cui i pannelli fotovoltaici installati alterino la bellezza del paesaggio. Read more →
Il TAR esclude che a una casa di cura privata, gestita da una SPA,, spetti l'esenzione dal contributo di costruzione prevista dall'articolo 17, comma 3, lett. c) del DPR 380/2001, che la contempla: "per gli impianti, le attrezzature, le opere pubbliche o di interesse generale realizzate dagli enti istituzionalmente competenti nonche' per le opere di urbanizzazione, eseguite anche da privati, in attuazione di strumenti urbanistici".
Il TAR ritiene che non ricorra nessuno dei due presupposti contemplati da tale disposizione.
Il TAR afferma che spetta al giudice ordinario la giurisdizione in materia di compartecipazione al costo dei servizi a favore delle persone con disabilità e anziane. Read more →
Il T.A.R. si sofferma sui poteri che l’ordinamento giuridico attribuisce al Sindaco in materia di regolamentazione degli orari della sale da gioco. Read more →
Il T.A.R. ricorda l’indirizzo giurisprudenziale secondo cui le associazioni ambientali sono legittimate a perseguire non solo gli interessi ambientali in senso stretto, ma anche quelli in senso lato. Read more →
Il T.A.R. chiarisce che la qualificazione di un contratto pubblico avviene considerando la causa prevalente, ovvero la prestazione principale. Read more →
Il TAR si sofferma sul criterio per distinguere tra un pergolato che costituisce un arredo da giardino e uno che va qualificato come nuova costruzione. Read more →
Il TAR afferma che, ai fini del rispetto del termine di ultimazione delle opere abusive alla data del 31 marzo 2003, nel caso di opere interne abusive con variazione di destinazione d’uso, ciò che rileva ai fini del rilascio del condono edilizio è che l’immobile deve risultare già fornito di quanto indispensabile a rendere effettivamente possibile un uso diverso da quello asserito, in modo tale da risultare incompatibile con l’originaria destinazione. Read more →
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