Dehors permanenti e poteri del Comune
Il T.A.R. Brescia ricorda i limiti che i Comuni devono rispettare per poter definire e specificare i dehors permanenti nel rispetto dell’art. 3 del d.P.R. n. 380/2001.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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5.15 Dehors
Si intende per dehors l’insieme degli elementi singoli o aggregati, mobili, scostabili o
facilmente rimovibili posti temporaneamente in modo funzionale ed armonico sul verde
pubblico, o privato ad uso pubblico, che delimita ed arreda lo spazio per il ristoro all’aperto
annesso funzionalmente collegato ad un pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e
bevande al pubblico.
Le dimensioni massime di tali strutture non potranno superare i m2 30,00 di superficie lorda
per ogni pubblico esercizio.
geom giglio – campodarsego -noi abbiamo normato così
I dehors saria i busloti che i bar mete fora in mexo a la strada.
Oltre al’interessante esposizione del concetto di ” pertinenza ” la sentenza è di particolare attualità in quanto è da prevedersi un aumento esponenziale di tali strutture in conseguenza delle restrizioni che verranno poste ai pubblici esercizi.
Molti sindaci, ma sarà credo una tendenza universale, hanno già detto di voler ampliare le concessioni di plateatici per sostenere questa categoria imprenditoriale. Il che comporterà inevitabilmente un aumento dei contenziosi e le indicazioni della sentenza torneranno utili.
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