La casa del custode nel caso di attività dismessa
Il TAR Veneto precisa che la possibilità di costruire la casa per il custode in una zona D produttiva non significa che in quella zona sia ammessa anche la destinazione residenziale, ma significa che la residenza del custode è una possibilità eccezionale, strettamente dipendente dal fatto che esista una attività produttiva in funzione.
Di conseguenza, se la attività produttiva è dismessa, non può essere consentito l'ampliamento della casa del custode (neppure se il PRG preveda una volumetria massima per la casa del custode, che non sia stata ancora consumata).
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra
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