Sarebbe utile uniformare a livello regionale le definizioni tecniche e i parametri urbanistici ed edilizi in materia di governo del territorio?
Pubblichiamo un interessante lavoro preparato da ANCI Toscana e da INU Toscana nel 2010 e reperito sul web, contenente "La proposta di regolamento per l’unificazione a livello regionale delle definizioni tecniche e dei parametri urbanistici ed edilizi in materia di governo del territorio".
Sarebbe utile che la Regione Veneto approvasse un simile regolamento?
Segnaliamo una parte dell'indice del regolamento
Art. 6 - Indice insediativo residenziale (Ir)
Art. 7 - Superficie territoriale (St)
Art. 8 - Superficie fondiaria (Sf )
Art. 9 - Superficie per attrezzature e spazi pubblici (Sap)
Art. 10 - Indice di fabbricabilità territoriale (It)
Art. 11 - Indice di utilizzazione territoriale (Ut)
Art. 12 - Indice di fabbricabilità fondiaria (If )
Art. 13 - Indice di utilizzazione fondiaria (Uf )
Art. 14 - Superficie utile lorda (Sul)
Art. 15 - Superficie utile (Su)
Art. 16 - Superficie utile abitabile o agibile (Sua)
Art. 17 - Superficie non residenziale o accessoria (Snr)
Art. 18 - Superficie complessiva (Scmp)
Art. 19 - Superficie coperta (Sc)
Art. 20 - Rapporto di copertura (Rc)
Art. 21 - Rapporto di occupazione del sottosuolo (Ros)
Art. 22 - Altezza massima (Hmax)
Art. 23 - Altezza interna netta (Hin)
Art. 24 - Altezza virtuale (Hv)
Art. 25 - Numero dei piani (Np)
Art. 26 - Volume lordo (Vl)
Art. 27 - Volume (V)
Art. 28 - Volume virtuale (Vv)
Art. 29 - Superficie di vendita (Sv)
Art. 30 - Superficie permeabile di pertinenza (Spp)
Art. 31 - Rapporto di permeabilità (Rp)
Art. 32 - Densità arborea (Da)
Art. 33 - Superficie agraria utilizzabile (Sau)
Qualche settimana fà ad un convegno il vicepresidente Marino Zorzato affermava che la regione sta redigendo un regolamento unificato da adottare da parte di tutti i comuni.
la frase da incorniciare è: “Queste norme unificate potrebbero …(DEVONO, ALTRIMENTI OGNI COMUNE CONTINUERA’ A FAR DA SE) …. essere poi approvate dalla regione e tutti i pat e i pi dovrebbero OBBLIGATORIAMENTE adeguarsi”
Aggiungo, da piccolo professionista di “montagna”, che sarebbe già un bel balzo in avanti anche uniformare la modulistica e le tipologie di pratiche…
tra
1) manutenzione ordinaria
2) manutenzione straordinaria
3) DIA
4) Scia
5) P.C.
6) Edilizia libera
7) SUAP
8) dimentico qualcosa?
bisogna saper scegliere in funzione di esigenze extra urbanistiche…
1) agevolazioni fiscali?
2) linea vita?
3) vicini litigiosi?
4) serve coordinatore?
5) ….
se poi si lavora in 4-5 comuni… si arriva facilmente ad una quarantina di moduli diversi (che chiedono però sempre le medesime cose)…
Alla faccia delle semplificazioni.
Roberto.
non sarebbe utile, è INDISPENSABILE. Ne parlavo proprio qualche giorno fa con il presidente dell’ordine degli architetti della provincia di venezia – arch. anna buzzacchi – e si pensava che era necessario, proprio parlando di questo argomento, di porci un obiettivo ambizioso: entro il 1° gennaio 2015, fare in modo che tutti i comuni della regione veneto abbiano uno stesso regolamento, stessi criteri per la definizione diegli interventi, dei parametri urbanistici ed edilizi, ecc. ecc. La cosa è davvero IMPROROGABILE. E’ una battaglia, devo dire, che sto portando avanti da molti anni, ma con scarsissimi risultati (la proposta di regolamento unificato elaborata dalla regione è infatti datata e, oltre a tutto, è stata predipsosta quando la maggior parte della “sfornata” dei piani anni 2000 era già stata elaborata). L’unificazione consentirebbe e faciliterebbe l’applicazione delle norme, il lavoro dei professionisti, la mobilità dei dipendenti pubblici, ridurrebbe le applicazioni “fantasiose”, le iniquità di trattamento e renderebbe il sistema molto più trasparente e agile. I professionisti potrebbero evitare di perdere il loro tempo nel decifrare astruse modalità di conteggi sempre diverse da un comune all’altro e concentrarsi invece nel loro lavoro, nella buona progettazione. Propongo anche di costituire un tavolo di lavoro (con regione, provincia, comuni, ordini professionali, università, imprese, ecc. in cui tutti siano adeguatamnete rappresentati, ma non troppo ampio altrimenti è dispersivo) per poter predisporre questo schema tipo unificato di norme e regolamento. Queste norme unificate potrebbero essere poi approvate dalla regione e tutti i pat e i pi dovrebbero OBBLIGATORIAMENTE adeguarsi (mi permetto di segnalare che , analogo imperativo dovrebbe riguardare i vari ambiti settoriali delle norme, al fine di evitare che la superficie di vendita sia diversa dalla superficie edificabile… semmai sulla base di criteri analoghi potranno applicarsi delle % di riduzione, ma non dei criteri diversi di conteggio, Altrimenti diventa ingestibile!) Mi rendo fin d’ora disponibile.
Condifido l’intervento dell’arch. Dal zotto ma è ora e tempo di semplificare, quell’elenco è allucinante i parametri devono essere pochissimi e chiari, gli strumenti urbanistici devono adeguarsi.
I professionisti ed i tecnici pubblici devono avere dati e parametri certi per poter operare con un minimo di serenità, se cominciamo a definire 50 parametri allora vuol dire che non abbiamo ancora capito che il problema dell’Italia (oltr a qualche altro…..) è proprio l’eccesso di burocrazia, ma è possibile che per costruire un edificio bisogna prendere in considerazione 50 parametri urbanistici?
Semplifichiamo.
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!