Una proposta semplice per creare lavoro e risolvere qualche problema dei cittadini

01 Mar 2021
1 Marzo 2021
Propongo anche su Italiaius un post che ho pubblicato su Facebook. 
 
Mi permetto di suggerire al Governo una proposta molto semplice per creare nuovo lavoro a costo zero per la Stato.
 
Se un cittadino si ritrova un edificio che presenta qualche irregolarità edilizia (difformità, piccoli abusi e simili), molto spesso finisce di fatto in un vicolo cieco, in una specie di binario morto: non riesce a demolirle l'abuso, perché, se lo demolisse, la casa diventerebbe inabitabile (per esempio mancherebbe una parte del tetto o una parete laterale e altre situazioni simili). Non riesce a sanare l'abuso, perché mancano i presupposti della doppia conformità, richiesti dall'art. 36 del Testo unico dell'edilizia (D.P.R. 380 del 2001). Non può ottenere dal Comune un permesso di costruire per ristrutturare l'edificio, perché il Comune non rilascia il titolo se prima l'abuso non è eliminato oppure sanato.
 
È evidente che è la storia del cane che si morde la coda e gira in tondo e a vuoto, senza andare da nessuna parte.
 
Eppure molti cittadini, anche per sfruttare il superbonus del 110 per cento, sarebbero disponibili a demolirle l'edificio e a ricostruirlo in regola, eliminando anche l'abuso.
 
Faccio un esempio: se ho un edificio di 1200 mc, dei quali 200 abusivi, si potrebbe autorizzare il cittadino a demolire l'edificio e a ricostruirlo di 1000 mc.
 
Sembra incredibile che una cosa così semplice e logica oggi non sia possibile farla.
 
Pensate quanto lavoro si potrebbe sbloccare.
 
Ecco, signor Presidente Draghi, ci pensi.
 
L'avvocato Ivone Cacciavillani, che è morto qualche giorno fa, ci ha insegnato che è compito del giurista anche indicare al legislatore come risolvere in modo semplice i problemi concreti che affliggono i cittadini.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto
1 reply
  1. Anonimo says:

    io propongo di dichiarare lo stato di fatto legittimato, sarebbe meglio- chi controlla visto che poi viene tutto rifatto ….

    sulla parte che non riesce a sanare l’abuso, perché mancano i presupposti della doppia conformità, richiesti dall’art. 36 del Testo unico dell’edilizia (D.P.R. 380 del 2001), non so cosa voglia dire, visto che si parla di piccoli abusi, e cmq viene incontro il mini condono LR 50/2019.

    nel mentre sulla parte: Non può ottenere dal Comune un permesso di costruire per ristrutturare l’edificio, perché il Comune non rilascia il titolo se prima l’abuso non è eliminato oppure sanato.
    Il Comune applica la Legge

    Rispondi

Leave a Reply

Want to join the discussion?
Feel free to contribute!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC