Regolamento di confini tra un fondo privato e il demanio fluviale
Il Tribunale superiore delle acque pubbliche (TSAP) ha affermato che, in tema di azione di regolamento di confini da porsi tra un fondo e il demanio fluviale, a seguito della dimostrazione di interventi antropici significativamente modificativi della naturale morfologia del corso torrentizio, non può escludersi lo sconfinamento della proprietà privata in quella demaniale facendo esclusivo riferimento all’attuale delimitazione dell’alveo fluviale, in assenza di prova che la stessa sia frutto esclusivamente di eventi naturali.
Nel caso di specie, era legittimo il ricorso, in via sussidiaria, alle risultanze delle mappe catastali, considerato che le stesse avevano il conforto anche di ulteriori elementi documentali che permettevano di correggere le imprecisioni ed incompletezze contenute nelle stese mappe.
Quanto alle spese di lite, nel giudizio di regolamento di confini deve considerarsi soccombente la parte le cui pretese o inutili resistenze siano state disattese, dovendosi in tal senso intendere anche la parte la cui prospettazione è stata disattesa, che, nella fattispecie, era la parte privata, a carico della quale era stato riscontrato uno sconfinamento in danno della proprietà demaniale.
Post di Alberto Antico – avvocato
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