Sull’ottemperanza ad un decreto ingiuntivo emesso contro il Comune
Il T.A.R. Molise ci ricorda che il decreto non opposto nei termini di legge ha oramai pacificamente valore di cosa giudicata, ai fini della proposizione del ricorso in ottemperanza.
Secondo il Giudice amministrativo molisano ciò risulta oggi confermato dal disposto di cui all’art. 112, comma 2, lett. c), del D.Lgs. n. 104/2010 che assimila alle sentenze passate in giudicato gli “altri provvedimenti ad esse equiparati del giudice ordinario”.
Il T.A.R. ha ricordato, altresì, che la giurisprudenza amministrativa è unanime nel considerare il Commissario ad acta, eventualmente costretto a provvedere in caso di inerzia della P.A. ingiunta e in caso di insufficienza della provvista sul pertinente capitolo di bilancio, dotato di tutti i poteri necessari al fine di assicurare il materiale reperimento della somma dovuta nell’ambito delle risorse finanziarie del Comune, anche mediante apposite variazioni nei capitoli del bilancio, nonché di provvedere all'adozione dei provvedimenti conseguenti e necessari al materiale pagamento delle somme riconosciute dal decreto in favore dell'ingiungente.
Post di Giorgio Nespoli - avvocato
Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!