Metodi (più o meno efficaci) per rimediare ad un abuso edilizio
Nel caso di specie il privato, dopo aver realizzato una volumetria abusiva consistente in un piano sottotetto, ne chiudeva la botola di accesso, per poter sostenere che lo spazio è inaccessibile e non è da computarsi nella superficie dello stabile.
Il TAR Veneto ha censurato questa tesi: innanzi tutto, se la volumetria è realizzata abusivamente, ogni altro lavoro su di essa non potrà che essere a sua volta abusivo.
Non bastasse, su tale volumetria il privato aveva chiesto e ottenuto la cd. fiscalizzazione dell’abuso ex art. 34, co. 2 d.P.R. 380/2001, ma non l’aveva ancora pagata: ciò ha impedito che essa sprigionasse il suo effetto di “correzione” dell’abuso.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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