La tutela del paesaggio non può cedere agli interessi economici
In una vicenda alquanto complessa relativa alla compatibilità ambientale di un elettrodotto, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 3652 del 2015, coglie l’occasione per affermare che alla funzione di tutela del paesaggio che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali esercita attraverso il parere obbligatorio nel procedimento di compatibilità ambientale è estranea ogni forma di attenuazione della tutela paesaggistica determinata dal bilanciamento o dalla comparazione con altri interessi, ancorché pubblici, che di volta in volta possono venire in considerazione.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!