Legittimo affidamento del privato nella pianificazione urbanistica

23 Dic 2025
23 Dicembre 2025

Il TAR Veneto ricorda che non costituisce legittimo affidamento in materia di variante allo strumento urbanistico la previa esistenza di un piano di lottizzazione in parte inattuato e da tempo scaduto (nel caso di specie erano passati oltre quarant’anni dalla sua approvazione). In tal caso, quindi, il Comune ben può modificare la propria pianificazione urbanistica senza necessità di motivare puntualmente la propria nuova scelta.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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ApplicabilitĂ  del legittimo affidamento agli abusi edilizi

23 Dic 2025
23 Dicembre 2025

Il TAR Veneto ribadisce che la realizzazione, in tempo lontano, del fabbricato abusivo non contribuisce a creare un affidamento in capo al privato sulla sua legittimità, in quanto l’abuso edilizio è un illecito permanente, che rimane tale a prescindere dall’inerzia della P.A. nell’esercizio del suo potere sanzionatorio o dalla sua scoperta solamente anni e anni dopo dall’edificazione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Vincoli conformativi

23 Dic 2025
23 Dicembre 2025

Il TAR Palermo ha spiegato perché, nel caso di specie, il vincolo fissato dalle NTA del PRG a “S - attrezzature per la istruzione - S3 - scuola elementare” deve qualificarsi come conformativo, e non espropriativo, della proprietà.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Cosa succede se la conferenza di servizi istruttoria sfora i termini previsti dalla legge?

23 Dic 2025
23 Dicembre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che nell’ambito della conferenza di servizi istruttoria, le conseguenze di legge circa il mancato rispetto dei termini (ossia la formazione del silenzio assenso e l’inefficacia degli atti adottati dopo la scadenza dei termini di cui all’art. 14-bis, co. 2, lett. c l. 241/1990) pertengono ai pareri endoprocedimentali. Diversamente, la determinazione finale è adottabile anche dopo il decorso del termine di conclusione del procedimento, in quanto la P.A. procedente non perde, alla scadenza, il potere di provvedere, specie ove oggetto della conferenza sia la proposta di un accordo urbanistico, per definizione non coercibile né perfezionabile tramite silenzio-assenso. Pertanto, l’atto finale di esito negativo intervenuto dopo la scadenza dei termini non è per ciò solo illegittimo o inefficace, non dovendosi confondere la decisione finale con i pareri endoprocedimentali.

Il decorso del termine per l’adozione della determinazione conclusiva non è, tuttavia, privo di effetti, abilitando la parte interessata ad attivare i rimedi avverso il silenzio, eventualmente dimostrando l’insorgenza di un danno da ritardo, e impedendo alla P.A. procedente, per converso, di tenere conto degli apporti endoprocedimentali tardivi, in quanto “inefficaci”.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Quando il secondo arrivato ad un pubblico appalto avanza un motivo di ricorso contro l’aggiudicatario, fondato su norme … che non ha rispettato nemmeno lui

23 Dic 2025
23 Dicembre 2025

Nel caso di specie, nel contesto di un pubblico appalto, la seconda arrivata lamentava che l’aggiudicataria avrebbe violato gli artt. 57, co. 1 e 101, co. 2 d.lgs. 36/2023 secondo cui, per gli affidamenti dei contratti di appalto di lavori e servizi diversi da quelli aventi natura intellettuale e per i contratti di concessione i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti, tenuto conto della tipologia di intervento, costituisce un requisito necessario dell’offerta l’indicazione di misure orientate a garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate, la stabilità occupazionale del personale impiegato, nonché l’applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore.

L’aggiudicataria si difendeva dicendo che nemmeno la ricorrente aveva rispettato questa prescrizione.

Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha dichiarato inammissibile il motivo di ricorso della seconda classificata.

Per il principio nemo potest venire contra factum proprium, precipitato dei più generali divieti di abuso del diritto e del processo e della clausola generale di buona fede, è inammissibile la deduzione di un motivo di impugnazione che, ove accolto, dimostrerebbe l’illegittimità della situazione giuridica soggettiva del ricorrente stesso, oltre che del controinteressato. Il dovere di buona fede e correttezza, di cui agli artt. 1175, 1337, 1366 e 1375 c.c., alla luce del parametro di solidarietà, sancito dall’art. 2 Cost. e dalla Carta di Nizza, non costituisce solo un criterio di valutazione della condotta delle parti nell’ambito dei rapporti obbligatori, ma anche un canone per individuare un limite alle richieste e ai poteri dei titolari di diritti, anche sul piano della loro tutela processuale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Convertito in legge il decreto d’urgenza in materia economica

22 Dic 2025
22 Dicembre 2025

Con la l. 18 dicembre 2025, n. 191 (pubblicata in G.U., Serie generale n. 294 del 19.12.2025), entrata in vigore il 20.12.2025, è stata convertito in legge, con modificazioni, il d.l. 29 ottobre 2025, n. 156, recante misure urgenti in materia economica.

La legge è consultabile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-12-19&atto.codiceRedazionale=25G00200&elenco30giorni=true.

Il testo coordinato del d.l. 156/2025, come convertito nella l. 191/2025, è disponibile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-12-19&atto.codiceRedazionale=25A06887&elenco30giorni=true.

Post di Alberto Antico – avvocato

Approvato il decreto correttivo ai testi unici sulla fiscalitĂ  recentemente emanati

22 Dic 2025
22 Dicembre 2025

Con il d.lgs. 18 dicembre 2025, n. 192 (pubblicato in G.U., Serie generale n. 294 del 19.12.2025), entrato in vigore il 20.12.2025, sono state approvate le disposizioni integrative e correttive in materia di IRPEF e IRES, di fiscalità internazionale, di imposta sulle successioni e donazioni e di imposta di registro, nonché di modifica allo statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria, in materia di versamenti e riscossione e di imposta di registro e di altri tributi indiretti.

Il decreto è consultabile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-12-19&atto.codiceRedazionale=25G00202&elenco30giorni=true.

Post di Alberto Antico – avvocato

Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025

22 Dic 2025
22 Dicembre 2025

Con la l. 18 dicembre 2025, n. 190 (pubblicata in G.U., Serie generale n. 294 del 19.12.2025), che entrerà in vigore il 03.01.2026, è stata approvata la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025, consultabile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-12-19&atto.codiceRedazionale=25G00198&elenco30giorni=true.

Si segnalano in particolare le novelle apportate alle norme sul procedimento di autorizzazione per i punti di ricarica dei veicoli elettrici, nonché sui controlli in materia di servizi pubblici locali.

Allo scopo, si allegano due prospetti delle modifiche intervenute.

Post di Alberto Antico – avvocato

punti ricarica veicoli elettrici

servizi pubblici locali

L’urbanistica dell’interesse pubblico negli interessi privati

22 Dic 2025
22 Dicembre 2025

Il dott. Alberto Cagnato, urbanista, già Presidente del Consiglio Europeo degli Urbanisti, che sentitamente ringraziamo, ci invia una riflessione, intitolata "L’urbanistica dell’interesse pubblico negli interessi privati", che volentieri  pubblichiamo.

Linteresse pubblico negli interessi privati

Sollevata una questione di costituzionalitĂ  del divieto di installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra in zone agricole

22 Dic 2025
22 Dicembre 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma, ha sollevato una questione di legittimità costituzionale in ordine dell’art. 20, co. 1-bis d.lgs. 199/2021, introdotto dal d.l. 63/2024, come convertito nella l. 101/2024, nonché dell’art. 2, co. 2, I periodo d.lgs. 190/2024, nella parte in cui stabiliscono nella sostanza il divieto assoluto di installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra in zone agricole.

Post di Alberto Antico – avvocato

ord. TAR Roma n. 15502-2025

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