Le concessioni demaniali marittime sono concessioni di servizi ai fini della cd. direttiva Bolkestein

22 Mar 2023
22 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che le concessioni di beni demaniali per finalità turistico-ricreative – nel caso di specie, quelle marittime – rappresentano autorizzazioni di servizi ai sensi dell’art. 12 della direttiva n. 2006/123/CE, cd. direttiva servizi o direttiva Bolkestein, come tali sottoposte all’obbligo di gara.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Concessioni demaniali marittime: obbligo di gara anche per gli operatori economici dello stesso Stato concedente

22 Mar 2023
22 Marzo 2023

L’art. 12 della direttiva 2006/123/CE, cd. direttiva servizi o direttiva Bolkestein, è balzato agli onori delle cronache, in particolare nella parte in cui prescrive lo svolgimento di procedure ad evidenza pubblica, prima di disporre le concessioni demaniali marittime.

Il Consiglio di Stato ha affermato che tale norma prescinde del tutto dal requisito dell’interesse transfrontaliero certo, perciò si applica non solo al prestatore che intende stabilirsi in un altro Stato membro, ma anche a quello che intende stabilirsi nel proprio Stato membro, come espressamente statuito dalla Corte di giustizia dell’UE.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Devono essere impugnate le circolari interpretative di norme di legge?

22 Mar 2023
22 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha risposto di no, poiché dalle circolari interpretative di norme primarie non sorge alcun vincolo per il giudice.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Gara e campionatura

22 Mar 2023
22 Marzo 2023

Il T.A.R. ricorda la natura giuridica della campionatura richiesta

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Gara e chiarimenti

22 Mar 2023
22 Marzo 2023

Il T.A.R. ricorda la natura giuridica dei chiarimenti offerti dalla stazione appaltante nel corso della proceduta ad evidenza pubblica.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La città della Speranza: una eccellenza nella ricerca delle cure per le malattie oncoematologiche dei bambini

21 Mar 2023
21 Marzo 2023

Oggi mi permetto di sottoporre alla Vostra attenzione la Città della Speranza, una fondazione che ha sede a Monte di Malo e che gestisce la Torre della Ricerca di Padova, un istituto leader in Europa per lo studio delle cure delle malattie tumorali e del sangue dei bambini.

Molti Comuni sono gemellati con essa e può ricevere donazioni, lasciti testamentari e il 5 per mille dell'Irpef.

Città della Speranza è nata il 16 dicembre 1994 per migliorare cure e assistenza ai bambini con patologie oncoematologiche.

Proprio dai piccoli pazienti parte la storia della Fondazione e più precisamente dal reparto di oncologia pediatrica di Padova.

Qui negli anni Novanta lo spazio per curare dignitosamente i bambini non c’era.

La prima fotografia della storia è questa: un bambino con la flebo attaccata al braccio seduto dentro una macchina, nel vialetto che porta al reparto.

La seconda fotografia immortala la gru che in due anni ha costruito la Clinica di Oncoematologia pediatrica e nel 1998 il day hospital e i laboratori di ricerca.

La terza foto incornicia un nastro tricolore che viene tagliato nel 2002: si inaugura il nuovo pronto soccorso pediatrico di Padova, poi quello di Vicenza e sempre a Vicenza il day hospital.

Tutte queste opere sono state costruite da Fondazione Città della Speranza e poi donate alla collettività con l’obiettivo di rendere le cure accessibili a tutti perché questo è il cuore del motto: “Il bambino è al centro del nostro mondo”.

Per un mondo così grande servono sogni altrettanto grandi e Città della Speranza ha puntato al cielo.

Siamo nel 2012 e in questa istantanea c’è una torre altissima, 10 piani che guardano al futuro: laboratori, più di 160 progetti di ricerca, 300 ricercatori e tecnologie all’avanguardia.

Questo è l’Istituto di Ricerca Pediatrica di Padova, centro di riferimento europeo per la cura delle malattie pediatriche.

Nel 1994 il tasso di guarigione di un bambino malato di leucemia era del 30%, oggi è dell’85% e i protocolli di cura sviluppati dalla Fondazione sono adottati in tutto il mondo.

Ogni anno vengono stanziati 750 mila euro per la diagnostica avanzata con lo scopo di avere una diagnosi certa e curare il piccolo paziente attraverso le più innovative terapie.

In allegato la brochure di presentazione della Fondazione.

Dario Meneguzzo

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Comune di Spinea & Italiaius: Quando un intervento edilizio si qualifica come ristrutturazione e quando come nuova costruzione – Seminario online giovedì 30 marzo 2023 10.30 – 12.30

21 Mar 2023
21 Marzo 2023

Seminario online organizzato dal Comune di Spinea e da Italiaius   - giovedì 30 marzo 2023, ore 10.30 – 12.30

Quando un intervento edilizio si qualifica come ristrutturazione e quando come nuova costruzione: differenze, distanze, onerosità, ecc.

La ristrutturazione nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico.

La ristrutturazione nelle zone agricole.

Relatori:

Avv. Stefano Bigolaro, Avv. Domenico Chinello, Avv. Dario Meneguzzo, Avv. Alessandro Veronese

Coordinatore scientifico Arch. Fiorenza Dal Zotto

La partecipazione è gratuita, non richiede iscrizione e l’accesso avverrà dal sito di Italiaius, tramite un link dedicato, pubblicato la mattina del seminario.

Se qualcuno desidera proporre questioni da esaminare, può anticiparle per email all'architetto Dal Zotto: Fiorenza.DalZotto@comune.spinea.ve.it

Seminario 30 marzo 2023

Quale differenza c’è tra l’ordinario annullamento d’ufficio e i poteri inibitori della SCIA edilizia?

21 Mar 2023
21 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha offerto una pregevole ricostruzione in materia.

I poteri inibitori della SCIA edilizia di cui all’art. 19, co. 4 l. 241/1990, a differenza del modello generale di annullamento d’ufficio ai sensi dell’art. 21-nonies l. cit., non incidono su un precedente provvedimento amministrativo e, anzi, avviano un procedimento di primo grado.

Il potere di autotutela ordinario è squisitamente discrezionale nell’apprezzamento dell’interesse pubblico; di fronte all’istanza di autotutela del privato, la P.A. non ha nemmeno l’obbligo di avviare il procedimento, ove non lo ritenga opportuno (cd. silenzio non significativo).

Invece, l’inibitoria della SCIA edilizia implica un connaturale obbligo di attivarsi e di rispondere, in senso affermativo o negativo, sicché la discrezionalità risulta piuttosto relegata alla verifica in concreto della sussistenza o meno dei presupposti di cui all’art. 21-nonies l. cit. (cd. autotutela doverosa). Ciò si deve alla disciplina del regime delle tutele accordate al terzo controinteressato in via giurisdizionale.

Nella comparazione degli interessi coinvolti dalla SCIA edilizia, l’intervento repressivo si impone ogniqualvolta risulti chiaro lo sconfinamento rispetto all’ambito definitorio del titolo utilizzato, sicché l’opera sia da considerare sine titulo.

Post di Daniele Iselle

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Pubblicato nel B.U.R. lo schema di Protocollo d’Intesa in materia di edilizia sostenibile e circolare

21 Mar 2023
21 Marzo 2023

È stata pubblicata nel B.U.R. Veneto (Bur n. 34 del 10.03.2023) la D.G.R.V. n. 148 del 24.02.2023, rubricata “Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa in materia di edilizia sostenibile e circolare tra Regione del Veneto, Ance Veneto, Anpar, Arpav, Confindustria Veneto, Legambiente, Università IUAV di Venezia, Università degli Studi di Padova, per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nel settore dell’edilizia”.

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=498273

Post di Daniele Iselle

Alcune criticità a proposito dell’aggiornamento del PGRA per le Alpi orientali

21 Mar 2023
21 Marzo 2023

La Conferenza istituzionale permanente dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, con la delibera n. 3 del 21.12.2021, approvava l’aggiornamento al PGRA, con un provvedimento rubricato “II ciclo Piani di Gestione Rischio Alluvioni. I aggiornamento – Art. 14, comma 3 Direttiva 2007/60/CE. Adozione dell’aggiornamento del PGRA ai sensi degli artt. 65 e 66 del D. Lgs. 152 del 2006 e corrispondenti misure di salvaguardia”, reperibile al seguente link: https://distrettoalpiorientali.it/wp-content/uploads/2020/05/DeliberaPGAAO_21dic2021_3.pdf.

Per quanto riguarda il bacino del Po, si veda il link: https://pianoalluvioni.adbpo.it/aggiornamento-e-revisione-pgra-2021-2027/.

Con riferimento al PGRA 2021-2027 delle Alpi orientali, si segnalano alcune criticità.

Gli elaborati di questo piano si rinvengono al link: https://sigma.distrettoalpiorientali.it/portal/index.php/direttiva-alluvioni/pgra-2021-2027/piano_approvato_2021/. Tuttavia, non risultano più facilmente reperibili gli elaborati che vigevano precedentemente. Come deve fare il tecnico che voglia fare un raffronto? L’unica strada sembra quella dell’accesso agli atti.

L’art. 4 della citata delibera del 2021 stabilisce che, con l’aggiornamento del PGRA, cessano di avere efficacia i Piani per l’Assetto idrogeologico (PAI) presenti nel distretto idrografico delle Alpi orientali per la parte idraulica, nonché i Piani stralcio della sicurezza idraulica, fatto salvo quanto previsto dall’art. 16, co. 5 N.T.A. Si possono preventivare fin d’ora alcune difficoltà di coordinamento intertemporale tra le varie normative.

Infine, sono affidati ai singoli Comuni gravosi e delicati compiti di stima dei rischi connessi ai corsi d’acqua minori.

Post di Daniele Iselle

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