L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle aree con abusi edilizi
Il Consiglio di Stato ha offerto una pregevole ricostruzione del dibattito inerente questo istituto: si discute infatti se abbia prevalente natura ripristinatoria oppure afflittiva, nonché se avvenga automaticamente alla scadenza del termine ingiunto per la demolizione, oppure se serva un provvedimento che la accerti.
All’esito, il Consiglio ha ritenuto che, nel caso di specie, il Comune non avesse assicurato il rispetto delle regole del contraddittorio procedimentale. La società destinataria del provvedimento di acquisizione gratuito impugnato esponeva che la sua volontà era quella di demolire quanto ritenuto abusivo, ma di non averlo potuto fare per le difficoltà che ciò comportava alla luce della peculiarità degli abusi che si innestavano su immobili regolarmente costruiti negli anni Novanta. Inoltre, la Società, essendo subentrata alla precedente a seguito di una fusione per incorporazione, in concreto non aveva avuto conoscenza precisa del momento di scadenza del termine per demolire al fine di evitare la produzione dell’effetto acquisitivo.
Post di Daniele Iselle
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