Ordinanza di demolizione inottemperata e cambio di proprietario
Nel caso di specie, il Comune notificava un’ordinanza di demolizione per opere abusive ad una società , la quale successivamente subiva una fusione per incorporazione, con conseguente mutamento della titolarità dell’area con gli abusi.
La nuova società avanzava un’istanza di sanatoria, rigettata dal Comune, che procedeva all’acquisizione gratuita dell’area.
La nuova società impugnava i vari provvedimenti sfavorevoli e, tra gli altri motivi di ricorso, eccepiva di non aver mai ricevuto la notifica dell’ordinanza di demolizione.
Il Consiglio di Stato, dopo aver offerto una pregevole ricostruzione dell’apparato sanzionatorio avverso gli abusi edilizi, ha rigettato l’eccezione.
Perché si produca l’effetto acquisitivo, è necessario che l’ordine di demolizione sia notificato anche al proprietario che è colui che subisce l’effetto pregiudizievole derivante dalla mancata ottemperanza. Nel caso in esame l’ordinanza era notificata correttamente all’originario proprietario. Non occorreva la notifica al proprietario subentrato, in quanto la fusione per incorporazione determina una successione nei rapporti giuridici in corso.
Post di Daniele Iselle
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