I pubblici appalti nel settore dei beni culturali
Il nuovo Codice degli appalti contiene un Capo apposito dedicato a questa materia (artt. 145 ss. d.lgs. 50/2016).
Facendo applicazione di tale normativa, il TAR Palermo ha affermato che nell’ambito degli appalti nel settore dei beni culturali, i consorzi stabili possono indicare, quali esecutori delle opere, i soli consorziati che possiedano in proprio le qualificazioni richieste dalla lex specialis per l’esecuzione dei lavori oggetto di affidamento, mentre non possono qualificarsi con il cd. cumulo alla rinfusa, né possono designare per l’esecuzione dei lavori un’impresa diversa da quella indicata in sede di gara (a meno che non si rientri in una delle ipotesi ex art. 48, co. 7-bis d.lgs. 50/2016).
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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