Il contratto di avvalimento ha sempre natura onerosa?
Il Consiglio di Stato ha affermato che il contratto di avvalimento ha tendenzialmente natura onerosa, non giustificandosi altrimenti il prestito a titolo gratuito dei requisiti da parte dell’operatore che potrebbe partecipare alla gara. Ove abbia carattere gratuito, dal testo del contratto deve in ogni caso emergere chiaramente l’interesse, direttamente o indirettamente patrimoniale, ad esso sotteso, al fine di consentire il controllo sulla meritevolezza ex art. 1322, co. 2 c.c., distinto dal giudizio di liceità, allo scopo di evitare che gli interessi perseguiti dalle parti contrastino con gli interessi generali della comunità e dei terzi maggiormente meritevoli di tutela.
È legittimo il contratto di avvalimento anche ove il corrispettivo previsto a favore dell’ausiliaria non sia congruo rispetto ai requisiti prestati ove, dal testo dello stesso, emerga la possibilità per la medesima ausiliaria di avere in subappalto lavori, nei limiti dei requisiti prestati, e laddove la stessa appartenga al medesimo gruppo imprenditoriale della mandante del RTI aggiudicatario.
Post di Alberto Antico – avvocato
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