La stazione appaltante ha l’obbligo di valutare la gravità delle condanne penali
Il T.A.R. Milano chiarisce che la stazione appaltante, seppur abbia un forte potere discrezionale nel valutare la gravità delle condanne penali che incidono sulla moralità professionale dell’offerente, ha comunque un preciso obbligo di valutare e di considerare l’incidenza dei reati commessi dal legale rappresentante. Se omette tale valutazione, infatti, l’ente pubblico viola l’art. 38 del Codice Appalti.
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