Pubblici appalti e violazioni fiscali non definitivamente accertate
Il TAR Salerno, nel contesto di un pubblico appalto regolato dal d.lgs. 50/2016 (cd. secondo codice appalti), ha affermato che la violazione fiscale non definitivamente accertata si considera grave quando comporta l’inottemperanza ad un obbligo di pagamento di imposte o tasse per un importo che, con esclusione di sanzioni e interessi, è pari o superiore al 10% del valore dell’appalto. In caso di subappalto o di partecipazione in raggruppamenti temporanei o in consorzi, la soglia di gravità riferita al subappaltatore o al partecipante al raggruppamento o al consorzio è rapportata al valore della prestazione assunta dal singolo operatore economico. Il fondamento normativo di tale principio si rinviene nell’art. 3 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 28 settembre 2022 (Disposizioni in materia di possibile esclusione dell’operatore economico dalla partecipazione a una procedura d’appalto per gravi violazioni in materia fiscale non definitivamente accertate).
L’offerta del concorrente è ammissibile allorquando la richiesta di rateizzazione per violazioni tributarie sia stata tempestivamente avanzata al momento dell’emanazione della cartella di pagamento, successiva all’iscrizione a ruolo della somma, sussistendo in tal caso il requisito della continuità del requisito di partecipazione alla gara.
Post di Alberto Antico – avvocato
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