Si ha l’onere di impugnare subito le ammissioni soltanto se pubblicate
Il Consiglio di Stato afferma che il termine decadenziale di trenta giorni per impugnare le ammissioni altrui decorre soltanto dalla pubblicazione delle stesse sul sito della stazione appaltante. In mancanza di questa forma di pubblicità, infatti, il termine per impugnare l’ammissione decorre dalla conoscenza del provvedimento che ha disposto l’aggiudicazione definitiva. Tuttavia, se si legge con attenzione la sentenza, il Collegio sembra voler dire che ciò non si applicha se il concorrente, anche prima della pubblicazione, ha già piena contezza del vizio che poi farà valere nel ricorso: in tal caso, invero, non vi è alcuna “ricorso al buio” da proporre e, quindi, i trenta giorni cominciano già a decorrere dal momento in cui il concorrente (magari presente in seduta pubblica) ha avuto piena consapevolezza dei vizi dell’offerta.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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