Sul giudizio di anomalia
Il T.A.R. Veneto si sofferma sul giudizio di anomalia dell’offerta chiarendo che, specie nelle offerte che presentano un utile risicato, se da un lato, l’offerente può modificare alcune voci dell’offerta, a condizione che l'originaria proposta contrattuale non venga modificata sostanzialmente ovvero non venga alterata la sua logica complessiva, dall’altro lato, la S.A. o il Giudice può sindacare le giustificazioni anche di singole voci, anziché dell’offerta globalmente considerata, se portano ad un utile negativo.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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