Principi utili in materia di divieto di detenzione di armi e munizioni
Nel caso di specie, la Prefettura spiccava tale divieto nei confronti di una cittadina, motivando esclusivamente sulla base di alcune condanne penali riportate dal padre, che però non conviveva con la figlia e che era stato raggiunto da tali condanne diversi anni prima, quando medio tempore la figlia era riuscita più volte a rinnovare il porto d’armi e munizioni senza che la condotta del padre le fosse mai stata eccepita.
Il TAR Palermo ha di conseguenza annullato il provvedimento sfavorevole della Prefettura, visti i difetti della sua motivazione.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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