Author Archive for: SanVittore

La Corte Costituzionale sulle concessioni senza gara: illegittimo l’obbligo di affidare all’esterno i contratti

25 Nov 2021
25 Novembre 2021

La previsione dell’obbligo, a carico dei titolari di concessioni affidate direttamente, di esternalizzare tutta l’attività oggetto della concessione – mediante appalto a terzi dell’80% dei contratti inerenti la concessione stessa e assegnazione del restante 20% a società in house o comunque controllate o collegate – costituisce «una misura irragionevole e sproporzionata rispetto al pur legittimo fine» di garantire l’apertura al mercato e alla concorrenza.

Lo ha stabilito la Corte costituzionale che, con la sentenza n. 218 depositata il 23 novembre 2021 (redattrice Daria de Pretis), ha dichiarato l’incostituzionalità dell’articolo 177 del Codice dei contratti pubblici e dell’articolo 1, comma 1, lettera iii), della relativa legge di delega, perché il perseguimento della finalità sopra detta incontra pur sempre il limite della ragionevolezza e della necessaria considerazione degli interessi dei soggetti coinvolti, a loro volta protetti dalla garanzia dell’articolo 41 della Costituzione.

La pronuncia ribadisce che il legislatore può intervenire a limitare la libertà d’impresa in funzione della tutela della concorrenza, nello specifico ponendo rimedio, attraverso gli obblighi di esternalizzazione, al vulnus derivante da passati affidamenti diretti, avvenuti al di fuori delle regole del mercato. Tuttavia, la libertà d’impresa non può subire, nemmeno in ragione del doveroso obiettivo di piena realizzazione dei principi della concorrenza, interventi che ne determinino un radicale svuotamento, come avverrebbe sacrificando completamente la facoltà dell’imprenditore di compiere le scelte organizzative tipiche della stessa attività imprenditoriale.

La Corte ha ritenuto che il legislatore, stabilendo un obbligo particolarmente incisivo e ampio, ha omesso di considerare non solo l’interesse dei concessionari ma anche quelli dei concedenti, degli eventuali utenti del servizio e del personale occupato nell’impresa. Interessi, tutti, che per quanto comprimibili nel bilanciamento con altri ritenuti meritevoli di protezione da parte del legislatore, non possono essere tuttavia completamente ignorati.

Post di Daniele Iselle

pronuncia_218_2021

In cosa consiste l’obbligo della P.A. di controdedurre alle osservazioni ex art. 10-bis l. n. 241/1990?

24 Nov 2021
24 Novembre 2021

Il TAR Piemonte ritiene che alla P.A. basti dare ragione del mancato accoglimento delle osservazioni del privato, non essendo quindi obbligata a confutare puntualmente ogni sua argomentazione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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La Regione Veneto ha presentato un disegno di legge statale sul vincolo cimiteriale

24 Nov 2021
24 Novembre 2021

I consiglieri regionali del Veneto Marco Zecchinato e Sivia Rizzotto, presidente della commissione consiliare Edilizia, hanno proposto al Consiglio regionale del Veneto di approvare una proposta di legge statale, da inviare al Parlamento a Roma, per disciplinare il vincolo cimiteriale, modificando l'articolo 338 del Regio De reeto 27 luglio 1934, n. 1265 "Testo unico delle leggi sanitarie"

PDLS DEFINITIVO NOVEMBRE 2021 ZECCHINATO

Atti di conferma e atti meramente confermativi

24 Nov 2021
24 Novembre 2021

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha ricordato che, per stabilire se un atto amministrativo sia di conferma in senso proprio (autonomamente lesivo e da impugnarsi nel termine decadenziale) o meramente confermativo (non autonomamente impugnabile), occorre verificare rispettivamente se l’atto successivo sia stato adottato o no dopo una nuova istruttoria e una nuova ponderazione degli interessi, con una conseguente nuova motivazione.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Proposta di legge statale della Regione Veneto sul terzo settore per aiutare il mondo del no profit

23 Nov 2021
23 Novembre 2021

“Un progetto di legge statale per aumentare dal 5 per mille al 10 per mille la quota dell'Irpef liberamente destinabile agli enti del Terzo settore: un segnale importante e concreto per tutto il mondo del volontariato che parte dal Veneto e che spero troverà il sostegno delle altre regioni per avere più forza in Parlamento”.

Così il consigliere regionale dell'Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Zecchinato, presenta il progetto di legge statale appena depositato, di cui è primo firmatario, che è stato fin da subito condiviso e sottoscritto dalla Presidente della Quinta Commissione Sanità e Sociale, Sonia Brescacin.

https://bit.ly/3r3ygPk

Il D.M. 1444 del 1968 e i dubbi amletici

23 Nov 2021
23 Novembre 2021

Dopo avere partecipato venerdì 19 al convegno online organizzato dall'Ordine degli  Architetti di Verona e da Italiaius sul D.M. 1444 del 1968 mi è sopraggiunto un dubbio nuovo: la possibilità di derogare alle distanze mediante piani attuativi con previsioni planivolumetriche prevista alla fine dell'ultimo comma dell'art. 9 del decreto, si applica solo alle zone C?

Da dove nasce questo dubbio?

  1. l'articolo 9 ha sicuramente solo 3 commi (questo lo si evince con sicurezza anche dl testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 aprile 1968);
  2. La prima parte del comma 3 stabilisce quanto segue: "Qualora le distanze tra fabbricati, come sopra computate, risultino inferiori all'altezza del fabbricato più alto, le distanze stesse sono maggiorate fino a raggiungere la misura corrispondente all'altezza stessa". La seconda parte aggiunge che: "Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate con previsioni planovolumetriche". La seconda parte del comma sembra strettamente connessa alla prima parte.
  3. Nel testo originario, quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, sembrava scontato che la prima parte del comma 3 si riferisse non solo alle zone C, ma anche alle altre zone.
  4. Il legislatore è intervenuto con l'art. 5, comma 1, lettera b-bis), della legge n. 55 del 2019, stabilendo che le disposizioni di cui all’articolo 9, commi secondo e terzo, del presente decreto, si interpretano nel senso che i limiti di distanza tra i fabbricati ivi previsti si considerano riferiti esclusivamente alla zona di cui al primo comma, numero 3), dello stesso articolo 9). In altre parole la nuova legge dice che il comma 3 si applica solo alle zone C. 
  5.  A questo punto bisognerebbe concludere che si applichi solo alle zone C anche la seconda parte del comma 3, che stabilisce che: "Sono ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate con previsioni planovolumetriche".
  6. Perlomeno dal punto di vista letterale è scritto così, ma probabilmente il legislatore voleva dire un'altra cosa.

Voi cosa ne pensate?

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Linee guida regionali del Veneto per gli Studi di Microzonazione Sismica per gli strumenti urbanistici comunali.

23 Nov 2021
23 Novembre 2021

Sul Bur n. 154 del 19/11/2021 è stata pubblicata la Deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 1381 del 12 ottobre 2021, recante "Linee guida regionali per gli Studi di Microzonazione Sismica per gli strumenti urbanistici comunali. Modifiche alla D.G.R. 1572/2013 e chiarimenti sulle modalità applicative".

Con il provvedimento vengono forniti chiarimenti e precisazioni sulle modalità di applicazione delle linee guida già determinate con D.G.R. n. 1572/2013, relativamente agli studi di Microzonazione Sismica per gli strumenti urbanistici comunali; contestualmente si approva il nuovo "Elenco dei Comuni del Veneto a cui applicare le linee guida per gli studi di Microzonazione Sismica" che va a sostituire l'allegato B della D.G.R. 1572/2013.

DGRV 1381 del 2021

Dgr_1381_21_AllegatoA_462752

Dgr_1381_21_AllegatoB_462752

Una osservazione su questa normativa: l'articolo 89 del DPR 380/2001 disciplina il parere regionale in materia sismica sugli strumenti urbanistici, prevedendo che, nel caso di mancata risposta  entro 60 giorni, si formi un silenzio diniego:

"2. Il competente ufficio tecnico regionale deve pronunciarsi entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta dell'amministrazione comunale.

3. In caso di mancato riscontro entro il termine di cui al comma 2 il parere deve intendersi reso in senso negativo".

Però l'allegato A della DGRV n. 1381 del 12 ottobre 2021 "Linee guida regionali per gli Studi di Microzonazione Sismica per gli strumenti urbanistici comunali. Modifiche alla D.G.R. 1572/2013", dispone che: "I Comuni dell’Allegato B sono pertanto assoggettati alle disposizioni dell’art. 89 “Parere sugli strumenti urbanistici” Sezione I “Norme per le costruzioni in zone sismiche” del D.P.R. 380/2001 che li vincola alla richiesta del parere del competente ufficio tecnico regionale sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati prima della delibera di adozione nonché sulle lottizzazioni convenzionate prima della delibera di approvazione, e loro varianti ai fini della verifica della compatibilità delle rispettive previsioni con le condizioni geomorfologiche del territorio secondo le disposizione richiamate nella D.G.R. 1572/2013. Il parere ai sensi delle D.G.R. n. 1572 del 3 settembre 2013 e D.G.R. 899 del 28 giugno 2019, che deve essere rilasciato prima dell'adozione dello strumento urbanistico dal Dirigente dell'Ufficio del Genio Civile competente per territorio, sentita la Direzione Regionale competente in materia di geologia, assolve pertanto anche alle disposizioni previste dall'art. 89 del D.P.R. 380/2001. Il parere dovrà essere rilasciato entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della richiesta dell'amministrazione comunale, trascorso tale termine il parere deve intendersi reso come negativo, fatta comunque salva la facoltà di rilasciare il parere anche successivamente alla scadenza del termine indicato".
 
Dunque l'allegato A stabilisce che il parere possa essere rilasciato anche dopo che si è formato il silenzio diniego: mi chiedo, però, se questa previsione sia coerente con il sistema oppure se, dopo che si sia formato un silenzio diniego, prima di rilasciare un parere favorevole oppure insieme a tale rilascio, non si debba anche annullare il diniego che si è formato. 
 
Post di Daniele Iselle
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Il Consiglio di Stato su piano casa e demolizione e ricostruzione con sopraelevazione

23 Nov 2021
23 Novembre 2021

Una  sentenza del Consiglio di Stato ribalta quella del Tar Molise in un caso di violazione del DM 1444 del 1968.

Si tratta di demolizione e ricostruzione con un Piano Casa (ampliamento, sopraelevazione ) in centro abitato, realizzata con DIA: il frontista, che si trova a una distanza di metri 3,20, ha proposto un ricorso al TAR Molise, che ha respinto il ricorso.

Il CdS ha poi accolto l'appello, riaffermando che l'art 9 del DM 1444/68 non è derogabile dalla legge regionale sul Piano Casa ed è irrilevante invocare il DM Sanità 05/07/75 per giustificare l'adeguamento di un sottotetto. 

Post del dott. Ing. Mauro Federici

sentenza TAR Molise 394 del 2014

sentenza Consiglio di Stato 7741 del 2021

Tutela delle acque e giurisdizione

23 Nov 2021
23 Novembre 2021

Il T.A.R. ricorda che, in materia di tutela delle acque, la giurisdizione è condivisa tra il Giudice Amministrativo ed il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, a seconda dell’incidenza più o meno diretta delle opere col bene tutelato.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La registrazione del webinar sul D.M. 1444 del 1968 del giorno 19.11.2021

22 Nov 2021
22 Novembre 2021

Pubblichiamo il link alla registrazione del webinar  sul D.M. 1444 del 1968 del giorno 19.11.2021 organizzato dall'Ordine degli Architetti di Verona in collaborazione con Italiaius.

Prossimamente pubblicheremo gli slides

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