Abusi edilizi: quando c’è un proprietario incolpevole?
Il T.A.R. afferma che l’ordine demolitorio non può essere notificato al proprietario incolpevole e, a tal fine, specifica quando ricorre tale soggetto.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. afferma che l’ordine demolitorio non può essere notificato al proprietario incolpevole e, a tal fine, specifica quando ricorre tale soggetto.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Milano ricorda la normativa che regolamenta e riorganizza le CCIAA.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda che, in materia di pianificazione urbanistica, vi è un forte potere discrezionale della P.A..
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
In un caso nel quale si discuteva se un'opera fosse anteriore al 1967, il TAR Veneto ribadisce che la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà non ha "valore di prova" nei confronti della P.A., in particolare quando ci sono dubbi sulla sua veridicità.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
Il T.A.R. afferma che, nelle gare da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, non è un vizio l’omessa indicazione di sub-criteri, essendo una scelta discrezionale della stazione appaltate. Nella stessa sentenza il Collegio chiarisce che le competenze della commissione giudicatrice devono essere possedute “complessivamente” da quest’organo e non “uti singulo”, ovvero da parte del singolo commissario.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto, aderendo alle recenti pronunce dei Giudici di Palazzo Spada (Consiglio di Stato, sez. Vi, 28.07.2017, n. 3795), sembra affermare che non si possa pretendere l’applicazione della c.d. sanatoria giurisprudenziale per regolarizzare un immobile realizzato con un titolo annullato giurisdizionalmente, ex art. 38 del D.P.R. n. 380/2001. Anche in tal caso, infatti, troverà applicazione la c.d. doppia conformità di cui all’art. 36 del D.P.R. n. 380/2001.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Una sentenza del TAR Veneto precisa che la distanza di 10 metri tra pareti finestrate di cui al D.M. 1444 del 1968 va rispettata anche nel caso in cui venga ampliato un fabbricato anteriore al 1968, dotato di una parete finestrata e collocato a una distanza inferiore ai 10 metri, e anche se la parere nuova che viene costruita non sia finestrata.
La sentenza precisa, inoltre, che tale distanza non è derogabile con accordi tra i privati.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
Il T.A.R. ricorda che il Comune deve indicare in modo puntuale il contenuto dell’ordine demolitorio.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Trento afferma che, in mancanza di una comminatoria espressa contenuta del Nuovo Codice Appalti, l’omessa indicazione degli oneri da rischio specifico nei servizi intellettuali non comporta l’esclusione dell’offerente, come già affermato dalla giurisprudenza formatasi con riferimento al vecchio Codice Appalti
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. Veneto, dopo aver ricordato che il D.U.R.C. deve essere posseduto per tutta la durata della gara, fornisce l’interpretazione dell’art. 95, c. 15 del D. Lgs. n. 50/2016 (“Ogni variazione che intervenga, anche in conseguenza di una pronuncia giurisdizionale, successivamente alla fase di ammissione, regolarizzazione o esclusione delle offerte non rileva ai fini del calcolo di medie nella procedura, né per l'individuazione della soglia di anomalia delle offerte”), chiarendo che la norma, per avere un senso, non si applica al c.d. rito super-accelerato previsto dall’art. 120 c. 2 bis c.p.a. e che impone di impugnare immediatamente le ammissioni/esclusioni, ma unicamente nell’ipotesi in cui si fanno valere vizi diversi dall’amissione/esclusione.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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