Archive for category: abusi edilizi

La risalente traslazione parziale dell’edificio rispetto al progetto è variazione essenziale o parziale difformità?

14 Gen 2015
14 Gennaio 2015

Segnaliamo una sentenza del TAR Veneto che ha deciso un caso nel quale la ricorrente aveva acquistato nel 2013 un fabbricato edificato nel 1971 sulla base di regolare licenza edilizia  del 1970 ed assistito da regolare certificato di agibilità. In occasione di alcuni rilievi eseguiti per predisporre la pratica relativa a lavori di ristrutturazione è emerso che l’edificio è stato realizzato ab origine […]

La demolizione di un edificio condonato e la ricostruzione abusiva con ampliamento, ai fini della sanatoria non è in parte ristrutturazione e in parte ampliamento

13 Gen 2015
13 Gennaio 2015

Il TAR Veneto spiega come va interpretato l’art. 10, lett. b), della L.R. n. 14/2009, il quale prevede che “gli interventi di ristrutturazione edilizia con ampliamento di cui all’articolo 10, comma 1, lettera c), del DPR n. 380/2001, qualora realizzati mediante integrale demolizione e ricostruzione dell’edificio esistente, per la parte in cui mantengono volumi e sagoma esistenti sono considerati, ai fini delle prescrizioni in materia […]

La sanatoria ex art. 36 DPR 380 non può essere rilasciata con la prescrizione di eseguire successivamente interventi di adeguamento alla normativa urbanistica

13 Gen 2015
13 Gennaio 2015

Il TAR Veneto precisa che, ai sensi dell’articolo 36 del D.P.R. 380/2001 non può essere rilasciata la sanatoria di un immobile abusivo, la cui domanda preveda che, dopo il rilascio della sanatoria, verranno realizzati alcuni interventi  per rendere l’edificio conforme alla normativa edilizia ed urbanistica.

La disparità di trattamento non si applica gli abusi edilizi

13 Gen 2015
13 Gennaio 2015

Il T.A.R. Trento si occupa delle ordinanze di demolizione degli abusi edilizi chiarendo la natura vincolata dell’atto. Nella stessa sentenza, inoltre, il Collegio afferma che, in materia di abusi edilizi, non è corretto invocare la presunta disparità di trattamento con situazioni simili o analoghi, allorquando è in gioco la conformità urbanistico-edilizia del territorio.

La sanzione amministrativa connessa alla sanatoria dell’abuso in zona vincolata non si applica retroattivamente

13 Gen 2015
13 Gennaio 2015

Il T.A.R. Milano chiarisce che la sanzione pecuniaria amministrativa ex art. 167, c. 5 del D. Lgs. n. 42/2004 secondo cui: “Il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell’immobile o dell’area interessati dagli interventi di cui al comma 4 presenta apposita domanda all’autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell’accertamento della compatibilità paesaggistica […]

La repressione dell’abuso edilizio non richiede né una valutazione né una tutela del privato

13 Gen 2015
13 Gennaio 2015

 Il T.A.R. Milano ricorda che la repressione di un abuso edilizio è un atto vincolato e dovuto. Di conseguenza, di regola, non vi può essere alcun affidamento del privato da tutelare.

L’attività di immagazzinaggio di merci non più connessa a una attività industriale comporta un mutamento di destinazione d’uso

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Segnaliamo la sentenza del TAR Veneto, nella quale si legge che: “Appare altresì evidente che nel momento in cui, in conseguenza del mutamento della proprietà, l’attività d’ immagazzinaggio di merci svolta nel capannone in questione non è più legata ad una attività industriale, produttiva di beni, bensì ad una attività esclusivamente commerciale come quella indiscutibilmente svolta da D.M.O., allora si viene a configurare un mutamento […]

Anche una recinzione può turbare il paesaggio

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. Milano si occupa della tutela ambientale prevista dal D. Lgs. n. 4272004 e stabilisce che la nozione di “paesaggio” è particolarmente ampia: di conseguenza anche una recinzione può violare i valori ambientali se collocata in una zona a vincolo paesaggistico-ambiente.

Quando per il rigetto della domanda di condono è sufficiente una motivazione sintetica?

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. si occupa della motivazione connessa al rigetto della domanda di condono chiarendo che ove si tratti di un immobile abusivo in evidente contrasto con l’ambiente circostante, il provvedimento di diniego non necessita di una motivazione estesa.

L’avente causa non può giovarsi di un nuovo termine di impugnazione

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. afferma che il nuovo avente causa (di un immobile abusivo) non può giovarsi di un nuovo termine di impugnazione per censurare il provvedimento amministrativo collegato all’immobile compravenduto. I termini processuali, infatti, decorrono dalla notifica del provvedimento al suo dante causa.

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