Che la ludopatia sia un problema serio per un incerto numero di persone è noto e che la lotta al fenomeno attuata da numerosi sindaci mediante la riduzione degli orari delle sale gioco sia un rimedio inefficace e abbastanza demagogico lo si capisce senza particolari sforzi.

E' demagogico perchè si sa in partenza che non può funzionare, ma consente ai sindaci di dire alla opinione pubblica che essi hanno fatto tutto quello che potevano.

Una sentenza del TAR Toscana evidenzia i difetti di istruttoria e di motivazione di queste ordinanze sindacali e annulla quella del sindaco di Firenze.

A nostro giudizio avrebbe maggiore effetto un accordo tra gli enti pubblici e i gestori delle sale per monitorare e segnalare i giocatori a rischio e, in qualche modo, contenere il loro vizio con terapie psicologiche o di gruppo.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato 

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