Non si può imporre al titolare di un bar ristorante di fare l’agente di polizia locale
Il T.A.R. Lombardia, sezione distaccata di Brescia, ha stabilito che un Comune non può onerare il titolare di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande di impedire usi abusivi dello spazio esterno da parte degli avventori.
Secondo il Giudice amministrativo bresciano, l'uso improprio degli spazi esterni fatto dai clienti autonomamente non può essere imputato al gestore del locale, il quale non può avere alcuna responsabilità per lo stesso, non disponendo di poteri coercitivi sulla clientela.
Nella fattispecie, pertanto, il T.A.R. Brescia ha accertato l'irrazionalità di un'ordinanza di un Comune della bassa bergamasca a mezzo della quale, su reiterate istanze di un vicino, al locale era stato prescritto il divieto di radicale stazionamento della clientela all'esterno dopo un determinato orario.
La pronuncia si segnala, infine, anche per la condivisibile statuizione per cui è da considerarsi inutilizzabile un accertamento volto a verificare la compatibilità acustica del locale, se l'organo percettore viene posto nel bagno del vicino che assume leso il proprio diritto alla salute, giacché trattasi di vano non propriamente destinato al riposo.
Post di Giorgio Nespoli - avvocato
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