Conforme a Costituzione l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio
La Corte costituzionale ha affermato che l’abrogazione del reato di abuso di ufficio non contrasta con la Convenzione dell’ONU contro la corruzione (cd. Convenzione di Mérida): in effetti, il reato di abuso di ufficio non è uniformemente presente in tutti gli ordinamenti penali degli Stati firmatari della Convenzione.
La Corte ha aggiunto che, se gli indubbi vuoti di tutela penale che derivano dall’abolizione del reato possano ritenersi o no compensati dai benefici che il legislatore si è ripromesso di ottenere, secondo quanto puntualmente illustrato nei lavori preparatori della riforma, è una questione che investe esclusivamente la responsabilità politica del legislatore.
Post di Alberto Antico – avvocato
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Hanno sempre sostenuto che il reato di abuso d’ufficio rappresenti un campanello d’allarme per altri reati, che, per quanto restino tali, diventano ora più difficili da individuare. Il fatto che questo reato non sia previsto in modo uniforme in tutti gli ordinamenti penali degli Stati firmatari della Convenzione potrebbe forse far pensare che, altrove, simili condotte siano meno diffuse? Sarebbe come sostenere che, poiché in alcuni Paesi non esiste la “DIA”, allora possiamo anche abolirla. In nome della “responsabilità politica” del legislatore, pare si possa fare tutto, anche indebolire gli strumenti di prevenzione e controllo.
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