Incostituzionale la legge molisana che imponeva il rilascio di una fideiussione per gli oneri di ripristino ambientale, ai fini dell’autorizzazione ad installare impianti di telecomunicazione
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge della Regione Molise che, ai fini dell’autorizzazione degli impianti di telecomunicazione, poneva a carico degli operatori l’obbligo di prestare una fideiussione per gli oneri di ripristino ambientale.
Tale obbligo si traduceva in una prestazione di contenuto pecuniario (quale è la stipula di un contratto a titolo oneroso, ossia di una polizza fideiussoria), non espressamente prevista tra quelle tipizzate dal d.lgs. 259/2003, cd. Codice delle comunicazioni elettroniche.
Il divieto di aggravare il procedimento autorizzatorio costituisce una scelta che risponde a esigenze di uniformità e celerità nella realizzazione delle reti di telecomunicazione, per garantire un servizio più omogeneo e inclusivo nel territorio nazionale e promuovere l’accesso alle tecnologie digitali. Si tratta, dunque, di obiettivi fondamentali al fine di dare impulso alla coesione sociale ed economica, anche a livello locale.
Post di Alberto Antico – avvocato
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